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Arte

La “Commedia” di Dante
nella pittura di Domenico Tripodi


Nel corso della sua lunga ricerca artistica, Domenico Antonio Tripodi l’Aspromontano ha realizzato negli ultimi 30 anni un corpus di oltre 150 opere dedicate, dopo approfonditi studi, alla Divina Commedia, esposte in vari paesi del mondo (Tokio, Parigi, Atene, Mosca oltre che in Italia), affermandosi tra i più illustri interpreti dell’opera dantesca della quale, è stato sottolineato dal critico Alberto Esposito, ha sapientemente interpretato “la spiritualità e la materialità”.

   

Esaminado le opere si avverte subito la suggestiva rispondenza creata dal Tripodi tra il testo e le immagini, peculiarità questa più volte ribadita da quanti si siano avvicinati al lavoro dell’artista, e basti ricordare gli studiosi Giuseppe A.Martino, Luigi Tallarico, Giovanni Di Peio, quest’ultimo Presidente del Comitato della Dante Alighieri di Roma.

   

Ogni episodio delle tre cantiche è definito nello spazio pittorico con segno nitido capace di risolvere, nella massima chiarezza, la peculiarità del soggetto o dell’evento che ne ha ispirato la trasposizione in immagine. Più che “illustrare” i singoli episodi della Commedia, le opere di Tripodi assumono un valore complementare ai versi e documentano lo stretto legame tra il mondo delle arti visive e il testo dantesco riletto in modo fedele e, insieme, intensamente poetico in una perfetta fusione di qualità artistica e ricchezza spirituale. In quest’ottica, l’opera di Tripodi si pone nella scia di quella dei grandi illustratori, non solo di quelli che hanno interpretato le opere letterarie ma anche di quelli che interpretano la cronaca realizzando immagini che raccontano un fatto o un evento perché i suoi dipinti sono l’esplicazione dei fatti narrati da Dante.

   

In molte occasioni si è parlato di questa Commedia illustrata dal Tripodi, e molti sono stati i convegni dedicati; basti ricordare, per tutti: il Convegno, organizzato con il patrocinio dei Comitati di Roma, di Ravenna e di Conegliano della Società Dante Alighieri, della Società Dantesca Italiana e del Movimento Internazionale Neoumanista “III Millennio”, che ha visto la partecipazione di critici e studiosi oltre un folto pubblico particolarmente attento ed interessato all’evento.

In questo breve articolo – ma sono le immagini a parlare a lungo – abbiamo anche voluto presentare alcune espressioni artistiche, sempre riferite alla Commedia, realizzate in acquerello, dalle quali si evince la versatilità dell’artista, qui particolarmente attento agli episodi in cui sono protagonisti gli animali, in specie gli uccelli.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)