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Teatro

Vari luoghi – Napoli

Napoli Teatro
Festival Italia

(seconda puntata)

Con questo numero presentiamo alcuni lavori - che coincidono con i giorni del nostro settimanale - del Napoli Teatro Festival Italia che si conclude .il 22 giugno.

Lebensraum – ideazione e regia di Jakop Ahlbom – Prima italiana – Museo  Nazionale Ferroviario di Napoli “Pietrarsa” – 16/17 giugno.

Il successo di film come The Artist dimostra che il cinema muto non è morto. Il regista svedese Jakop Ahlbom porta la magia del muto su un palcoscenico teatrale con uno spettacolo divertente e brillante. Lebensraum (in italiano “spazio vitale”) si ispira all’universo di Buster Keaton e alla slapstick comedy, le comiche alla Stanlio e Ollio, per intenderci. All’epoca, a fare da sottofondo alle proiezioni dei film c’era la musica di un pianoforte. Questo spettacolo sarà invece accompagnato dal gruppo Alamo Race Track: si crea così un originale e divertente contrasto tra le atmosfere visive anni Venti e la musica rock contemporanea.

La storia è semplice: due uomini vivono in un piccolissimo appartamento. Per ovviare al problema di uno spazio così angusto, i due hanno inventato mobili con una duplice funzione: il letto è anche un pianoforte, la libreria funge anche da frigorifero… Mancando una donna in casa, decidono di creare una bambola meccanica che li possa aiutare a svolgere i lavori domestici. Ma ben presto scoprono che la bambola pensa ed esprime opinioni. La tensione sale, la stanza diventa sempre più piccola e il divertimento scoppia in sala grazie a gag irresistibili!

Un Vania – di Anton Cechov – ideazione e regia Marcello Savignone – Prima Italiana – Galleria Toledo 17/18 giugno.

Marcelo Savignone è un giovane regista argentino che appartiene alla generazione di Claudio Tolcachir e Romina Paula, artisti che il pubblico del Festival ha conosciuto nel 2012 in occasione del focus dedicato al teatro argentino. La poetica di questi autori si distingue per l’attenzione alla drammaturgia, per la rappresentazione di ambienti quotidiani e per la grande leggerezza nella messinscena. Savignone porterà al Festival una originale versione di Zio Vanja di Anton Cechov: uno spettacolo brillante, comico e surreale che mescola la cultura russa e quella argentina. «Un Vania – afferma il regista – parla di tutti i “Vania” che si sono perduti nel tempo imprigionati nella non- azione, nell’apatia, evitando di assumersi la responsabilità della propria vita. La drammaturgia rispetta il testo cechoviano ma si arricchisce di sovrapposizioni, frammenti e ripetizioni, elementi che conferiscono una sorta di vertigine verbale. Il disordine della scena riflette la confusione che vivono i personaggi: essi, infatti, rivoluzionano continuamente lo spazio perché non sanno dove andare».

Good People - Di david Lindsay-Abaire – regia Roberto Andò – Prima assoluta – Teatro Mercadante 17/18 giugno.

Nel seminterrato di una chiesa della periferia di Boston alcune persone giocano a bingo, tra cui Margie Walsh, appena licenziata a causa dei continui ritardi. Nel tentativo disperato di trovare una nuova occupazione, chiede aiuto ad un vecchio compagno di scuola, Mike, che è riuscito ad andarsene dal quartiere, a fare successo e crearsi una nuova vita. Ma le cose non andranno come i due sperano… Scritto dal pluripremiato autore americano David Lindsay-Abaire, Good People è un testo avvincente, ricco di dialoghi arguti, spiritosi, commoventi. A interpretare i due protagonisti saranno l’attrice teatrale e cinematografica Michela Cescon e Luca Lazzareschi che ha appena terminato la fortunata tournée di Antonio e Cleopatra. La regia è affidata a Roberto Andò (reduce dal recente successo del film Viva la libertà) che afferma: «È raro leggere scrittori teatrali contemporanei dotati di una così intrigante sottigliezza e imbattersi in personaggi credibili quanto quelli di questa pièce, tutti immersi nell’alto grado di verità della sua protagonista, Margie, eroina del segreto e della fatalità, come tale limpida messaggera di quell’autorevolezza dell’umano che ogni vera opera d’arte dovrebbe lasciare emergere».

Vietato ballare -  Creazione corale Kulturscio’k scrittura originale e regia di Alessia Siniscalchi - Prima assoluta - Museo Nazionale Ferroviario di Napoli “Pietrarsa” - 17/18 giugno.

Il titolo dello spettacolo è ispirato alle regole condominiali della sede torinese del collettivo italo-francese Kulturscio’k, dove all’ingresso c’era scritto: “Vietato ballare”. Questo divieto paradossale ha spinto Alessia Siniscalchi a una riflessione più ampia: «Siamo capaci di danzare veramente oggi? Di danzare per reagire alle ingiustizie che la società ci impone? Di danzare per sopravvivere a tanti, troppi paradossi?».

Lo spettacolo inizia quindi con la danza per poi procedere verso la narrazione: la storia di una donna accusata di furto. Ritrovatasi imputata in un processo, cerca di uscirne attraverso il corpo ed il canto, ostacolata da altri personaggi, testimoni ambigui del delitto, che fanno di tutto per impedire la realizzazione del suo sogno. Le dinamiche tra tutti, riconoscibilmente ispirate alla favola di Cenerentola, sono confuse, aggressive, dissacranti, moleste. Vietato Ballare, è una creazione corale bilingue, nata dalla collaborazione tra artisti professionisti, attori di cinema e teatro, performers, musicisti, grafici, fotografi che vivono in Italia ed in Francia.

Pinocchio – di Carlo Collodi – adattamento drammaturgia e regia di Gustavo Tambascio - Museo Nazionale Ferroviario di Napoli “Pietrarsa – 18/19 giugno.

Chi non conosce la favola di Pinocchio? La storia del burattino di legno creato da Geppetto che prende vita trasformandosi in un bambino in carne e ossa diventa un grande spettacolo diretto da Gustavo Tambascio. Creatore di musical come El Hombre de La Mancha, Frankenstein e El libro de la Selva, il regista, attraverso avventure, canzoni e coreografie, rende omaggio al mondo del circo. All’interno di una scenografia colorata dove i continui giochi di luce creano un’atmosfera da fiaba, trapezisti, giocolieri, ballerini, acrobati racconteranno attraverso diverse discipline la storia del burattino più famoso del mondo.

Lo spettacolo si inserisce all’interno del focus che il Napoli Teatro Festival Italia dedica al mondo dell’infanzia e si addice a un pubblico di grandi e piccoli.

Istruzioni per minuta servitù (Il Mondo come in-volontà e ir-rappresentazione) – di Diego Moscato – ideazione scenica e regia Enzo Moscato – Teatro Nuovo 19/20 giugno.

Enzo Moscato porta al Teatro Nuovo Istruzioni per minuta servitù, testo finalista della cinquantesima edizione del Premio Riccione per il Teatro. Il dramma nasce da uno studio sui rapporti sociali tra classi deboli e classi di potere, e sul concetto di servitù secondo alcuni autori tra cui Genet, Strindberg, Swift, e poi i napoletani, Mastriani, Scarpetta… una costellazione di autori che Moscato ha ritradotto nella sua particolare lingua in un copione a due piani, con una lingua colta e una plebea, e una doppia dimensione, dei signori e dei servi, che si scambiano continuamente ruolo. «Un’originalissima miscelazione, linguistica ed emotiva, di sistemi culturali diversi. Di mondi, espressivi, geografici, storici, abissalmente lontani l’uno dall’altro, eppure paradossalmente, comicamente, convergenti tra di loro intorno all’abietto/sublime universo dei Servi e dei Padroni. […] un esito teatrale che, forse, ha più a che fare con una strampalata “scienza di tutti gli Avvelenamenti” o con la più incauta creazione di fuochi d’artificio, che con le ortodossie e le riverenze della più classica drammaturgia».

Arrevuoto 2014 nono movimento donogoo – Riscrittura da Jules Romains – direzione artistica Maurizio Braucci - Museo Nazionale Ferroviario di Napoli “Pietrarsa” – 22 giugno.

Progetto di teatro e pedagogia, giunto al suo nono anno, Arrevuoto chiuderà questa edizione del Festival nell’Arena di Pietrarsa.

Quest’anno Maurizio Braucci è partito dal testo di Jules Romains Donogoo per approfondire, attraverso il teatro, il tema della modernità come concetto costruito dagli interessi finanziari.

«Donogoo – spiega Braucci – offre l’opportunità ai nostri adolescenti di fare delicate riflessioni sulla società e allo stesso tempo di dilettare il pubblico. La musica, non presente nel testo originale, è stata una scelta non solo per i risvolti laboratoriali e formativi ma per precisi obiettivi artistici e di atmosfera, vista l’ambientazione della vicenda tra due continenti. Proseguiamo con Donogoo l’avventura di Arrevuoto, e siamo alla nona edizione in un Sud dove la continuità è un evento sparuto, seguendo la ricerca di connubio tra teatro e pedagogia e declinando così non il teatro, astrattamente e borghesemente inteso, ma il “nostro teatro”, politico nel senso di Pasolini e di Foucault».


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)