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Piccoli grandi musei italiani

“una cosa bella è una gioia per sempre” John Keats
Narni (Terni)

Il Museo di Palazzo Eroli

di Alessandro Gentili

Il Palazzo, di proprietà della famiglia Eroli fino agli ’80 del novecento, viene costruito nel XV secolo. Nel XVIII è trasformato a dimora della nobile casata narnese e vanta 2700 metri quadri di cui tre piani in superficie  e due ipogei, creati sfruttando il declivio della rupe che si affaccia sulle gole del fiume Nera . L’edificio, in seguito al restauro e all’allestimento del circuito museale, è ora proprietà della Provincia di Terni mentre le opere e i reperti contenuti appartengono al Comune di Narni.

Il museo è articolato sostanzialmente in cinque sezioni:

Sezione preistorica e protostorica

Per quanto riguarda il periodo protostorico meritano particolare attenzione una mummia e un sarcofago ligneo provenienti dall’Egitto, arrivati a Narni grazie  alla stravagante personalità di Edoardo Martinori, ingegnere romano e grande appassionato della cultura orientale; a comporre la sezione dedicata alla preistoria sono anche le zanne di un elephas antiquus ,  un enorme animale progenitore del mammut e risalente a 700.000 anni fa. Tali elementi difensivi sono riaffiorati nel 1988 nei pressi della frazione di Taizzano.

Sezione archeologica romana

Ospita reperti della storia della umbra Nequinum e della romana Narnia provenienti sia dal primo antiquarium creato dall’erudito locale Giovanni Eroli, sia dagli scavi sul territorio. Si evidenzia, tra i tanti, il rilievo funerario della famiglia Latuedìì (40-20 a.C.), prodotto nel periodo in cui Narnia era Municipio romano. Nella sezione campeggia anche una curiosa scritta di età augustea: "ta candidatus quod petit fiat tuus et ita perennes scriptor opus hoc praeteri hoc si impetro ad felix vivat benevale". Trovata negli anni '30 nei pressi di Ponte Caldaro, lungo la via Flaminia su un monumento funerario risalente all'età Imperiale,  questo architrave mantiene ai giorni nostri straordinaria attualità. Raccomanda infatti di non imbrattare marmi e pietre durante la campagna elettorale.

   


Sezione Archeologica medievale

La sezione ospita reperti civili e religiosi volti a narrare la grandezza della città nel periodo medievale. Di particolare interesse la sala dedicata alla coppa bronzea  della Fontana di Piazza dei Priori. Un'iscrizione, decifrata nel corso di recenti restauri, la fa risalire al 1303, e l'attribuisce alle mani di Marcuccio da Todi e Giovanni di Marco. Nella stessa iscrizione, in raro carattere unciale, sono fissati i nomi del Podestà e dei sei consoli che vollero la costruzione del monumento e la riorganizzazione dell’apparato idrico della città. Sotto l'orlo la coppa è ornata di sei teste feline di cui due mancanti, che avevano la funzione di cannelle,  intercalate da sei stemmi con il grifo alato, simbolo della città.

Si evidenzia inoltre la sala dedicata ad Erasmo da Narni, detto il Gattamelata; nato intorno al 1370 vicino a Porta della Fiera. Giovanissimo si addestra all'arte militare e diventa formidabile uomo d'arme maturando un'esaltante carriera come Capitano di Ventura . Al soldo di molti potenti nel 1438 viene assunto dalla Repubblica veneta col rango di Capitano Generale e porta all'apice della notorietà il suo prestigioso curriculum. Alla morte, avvenuta intorno al 1443, la fortuna professionale gli consente di passare dalla leggenda alla storia. Erasmo da Narni diventa "sempiterno" in quello straordinario monumento  equestre che esce dal genio scultoreo di Donatello e che i veneziani riconoscenti vogliono fissare a Padova proprio davanti la Basilica del Santo ove è sepolto.

La Pinacoteca

La Pinacoteca comprende opere di artisti come:  Antoniazzo Romano, Livio Agresti, il Maestro della Dormitio Virginis di Terni, il Maestro di Narni del 1409, Pierantonio Mezzastris,  Agostino Masucci, Giacinto Boccanera, i fratelli Giacomo e Raffaele da Montereale. La sala più affascinante della pinacoteca ospita le maggiori opere pittoriche narnesi: “l’Incoronazione della Vergine” di Domenico Ghirlandaio e “l’Annunciazione “ di Benozzo Gozzoli.

   


Curiosità

Il Museo della città e del territorio si colloca nel centro storico di Narni, alle spalle del Palazzo Comunale. In qualità di palazzo della cultura cittadina, il Museo offre la possibilità di un importante scambio culturale attraverso conferenze, presentazione di libri e pubblicazioni, convegni, incontri di approfondimento, visite guidate tematiche e percorsi didattici per bambini e adulti. CaffEroli è il luogo di lettura, relax e degustazioni presso la caffetteria interna al Museo.  L’ampia sala degustazioni al coperto è fornita di un ricco bookshop, una sezione lettura ed un angolo dedicato ai bambini per permettere ai visitatori un momento di tranquillità. Presente anche una ricca sezione di consultazione per adulti su arte, storia e tradizioni ed una riservata ai giovani visitatori per un approccio divertente all’arte e alla storia attraverso attività ludico didattiche. Adiacente una spaziosa terrazza che si affaccia sulle suggestive Gole del Nera.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)