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Teatro

Teatro studio – Scandicci (FI)

Italia Centrale - Convergenza delle arti

Continua al Teatro Studio di Scandicci il programma ideato
da Giancarlo Cauteruccio per la compagnia Teatro Studio Krypton

di Giada Gentili

“Italia Centrale - dichiara Cauteruccio - non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola. A partire da questa centralità fisica il Teatro Studio, in venti anni, ha saputo creare un fondamento baricentrico, dando vita a un disegno (che nelle condizioni di oggi sembrerebbe impossibile da realizzare) sviluppato parallelamente alle radicali trasformazioni che hanno attraversato Scandicci negli ultimi decenni. Oggi, nel vedere il centro progettato da Richard Rogers, avvertiamo una nuova energia che si condensa in un punto nevralgico per il territorio toscano e nazionale

Dopo aver presentato in prima nazionale: Perduto Pinocchio –( testo e regia dell’artista brasiliano Virginio Liberti, protagonista Tommaso Taddei – racconto che inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino: storia di un uomo, della sua vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l'ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.) – presentato Bruno Neri – il coraggio di un calciatore, (dedicato alla figura di Bruno Neri, campione della Fiorentina degli anni '30, unico antifascista nella squadra) su testo del giornalista sportivo di Radio1 Rai Francesco Graziani, preceduto da una coreografia ispirata alla Shoah di Lucia Poggiali; e infine l’anteprima nazionale I Sacchi di Sabbia - Piccoli suicidi in Ottava Rima, Volume I,( una raccolta di episodi recitati in ottava rima e in quartine di ottonari; avventura, western, fantascienza si sposano con le tematiche del canto in maggio per creare piccole allegorie di genere, riformulate da Giovanni Guerrieri secondo un’antica tecnica popolare.) Teatro Studio mette in scena in prima nazionale (15-16 febbraio) Gogmagog: l’artista visiva milanese Marcella Vanzo tramite video, performance, foto e installazioni, indaga le diverse dimensioni dell’essere umano. Quei 2 è il testo scritto dalla Vanzo che si ispira al Diario di Adamo ed Eva di M.Twain per una messa in scena contemporanea, veloce e ironica sul rapporto di coppia.

   

E’ poi la volta di Santasangre (21-22 febbraio) con Konya, performance che trae il nome dalla città turca in cui Rumi fondò l’ordine sufico e che indaga il significato di amore attraverso la pratica dei Dervisci. Konya è una partitura sonora, visiva e corporea in cui gli artisti Monica Demuru, Luca Tilli e Annamaria Ajmone, diretti da Diana Arbib e Dario Salvagnini, creano un’atmosfera astratta in un susseguirsi di eventi che trascendono il controllo.

Tornano anche i ravennati Fanny & Alexander (28 febbraio–1 marzo) con Discorso giallo, protagonista Chiara Lagani. Il lavoro si pone alcuni interrogativi sulla delicata questione della tv pedagogica. L’attrice incarna in chiave concertistica la metamorfica figura fusa di un emblematico adulto/bambino, allievo/maestro/conduttore, soggetto e oggetto di alcuni famosi programmi televisivi intrecciati e sovrapposti. Giallo è un bagliore che a tratti inonda la stanza, a volte buia, dei sistemi umani e pieni di possibilità e atroci contraddizioni.

E torna ancora Socìetas Raffaello Sanzio (28-29 marzo) con Dialogo degli schiavi, ballata scritta e interpretata da Claudia Castellucci che si avvale degli arrangiamenti musicali di Scott Gibbons. Elemento artistico fondamentale della compagnia, Claudia lavora principalmente sulla composizione dei testi sia drammatici che teorici e questa ballata è un’ulteriore testimonianza, che arriva al Teatro Studio subito dopo la prima nazionale di Faenza.

Valter Malosti (8-9 aprile)propone Lo stupro di Lucrezia, composto da William Shakespeare nel 1594, un poemetto gemello di Venere e Adone, un tragico notturno immerso in una livida oscurità caravaggesca, squarciata dalla luce di una torcia. Interprete femminile la giovane Alice Spisa che ha ricevuto di recente il premio Ubu 2013 per la sua sorprendente capacità recitativa, insieme a Jacopo Squizzato, a cui Malosti richiede un lavoro fisico e verbale estenuante. Lo spettacolo, vero e proprio manifesto contro la violenza sulle donne, è consigliato ad un pubblico adulto.

Renzo Martinelli (16-17 aprile) del gruppo milanese Teatro i, presenta Eva di Massimo Sgorbani con la pluripremiata attrice Federica Fracassi. Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Premio Elenora Duse, Premio Ubu, la Fracassi dà voce a Eva Braun nella drammaturgia tratta da Innamorate dello spavento, che indaga alcune figure legate al Führer, il cane Blondie, Eva Braun e Marta Goebbels.

Eva precipita ignara verso il suicidio e qui intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, un personaggio tragico a cui è preclusa la dimensione del tragico.

Infine, Giardino Chiuso (29 aprile) presenta Il Supermaschio di Alfred Jarry, adattamento teatrale di Sebastiano Vassalli. Il Supermaschio Fulvio Cauteruccio e la Superfemmina Camilla Diana, si immergono in un racconto di parola, movimento e immagini, in un mondo “patafisico” di verità e finzione.

La programmazione del Teatro Studio Krypton continua con altri interessanti lavori fino al 13 maggio, avremo dunque modo ti tornarci su; per gli impazienti suggeriamo di consultare www.teatrostudiokrypton.it


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)