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Racconti d’altri tempi

Due Papi Santi!

di Agnolo Camerte

Ciao Cesarino, come va? Ciao Carletto! Come va?...... Come l’asino de lu compà, più lu frusti e meno va! …… Che vuoi gli anni passano, e qualche acciacco è inevitabile, ma mi accontento, mi accontento, va ancora abbastanza bene. Quel che conta è lo spirito….Sursum cordam! Ma dai Carletto, non ricomincerai con il tuo latino….Guarda che eri molto più simpatico quando volevi fare il chierichetto, pur non sapendo nulla di latino….. Te lo ricordi che la Messa era in latino e tu avevi l’impudenza di fare il chierichetto imbrogliando le risposte (in latinorum), tanto Don Gildo che era un po’ sordo ( o faceva finta ?) non ti diceva niente…..

Piccoli Poeti crescono
Leonardo Tenace – anni 10

Non parliamo della benedizione serale….quanto ti piaceva sventolare il turibolo!.....Per la campanella era poi una lotta continua tra me e te , no? Certo che anche se eri piccolo avevi una gran faccia tosta a voler fare il chierichetto anche se ancora non eri in grado di farlo….

Ma…sarà che sto diventando “meno giovane” Cesarino, ma quando passo avanti la Chiesetta di Santa Caterina, i ricordi si riaffacciano; sono bei ricordi della nostra fanciullezza, non credo sia inopportuno ricordarseli , anzi credo sia una fortuna poterli avere.

Considera anche che allora non avevamo grosse pretese, ci bastava poco per essere felici e contenti. Fatta la merenda passata dalle suore dopo la benedizione (biscotti favolosi che ancora ricordo) la giornata era conclusa alla grande…..Poi è inutile che mi porti in giro, Cesarino, l’Arcivescovo ( mi dava prima uno schiaffetto ) mi chiamava il “mio chierichetto” per il noto pasticcio che gli combinai……

Domenica scorsa caro Cesarino, è stata una giornata straordinaria per la Chiesa e per tutti noi cristiani. Direi per il mondo intero. Due Papi sono stati proclamati Santi!

Giovanni XXIII , nel discorso in piazza S.Pietro, mandò ai bambini una carezza che più affettuosa non poteva essere; un Papa straordinario ricolmo di grande umanità. La Chiesa non è un museo, disse , ma un giardino da coltivare…… E come ne fu capace!

Li abbiamo conosciuti,ascoltati, ammirati tutti e due. Ma di Giovanni Paolo II conservo un ricordo speciale, per averlo conosciuto direttamente. Altro che chierichetto pasticcione…

Ti dirò di più; ho avuto la grande gioia e la grande fortuna di essere chiamato da Papa Giovanni Paolo II a leggere sull’altare in occasione della S.Messa da lui celebrata nella Chiesa di Santa Melania di Roma, la mia Parrocchia. Appena eletto Papa il Santo Padre firmò l’autorizzazione per costruire la Chiesa del nostro quartiere di Roma, che fu la sua prima….

   

Fui coinvolto anche se marginalmente, a collaborare con la nuova Parrocchia; partecipai ad un coro polifonico con il quale riuscimmo a racimolare un po’ di soldi per gli arredi della Chiesa, che in attesa della visita del Santo Padre diventava sempre più bella.

Ti assicuro caro Cesarino che fu un’esperienza incredibile, bellissima.

Memore delle mie diciamo..non brillanti performance da chierichetto…mi sono sempre tenuto un po’ in disparte per le celebrazioni sacre. Naturalmente lo feci anche quando il Santo Padre Giovanni Paolo II arrivò a Santa Melania, in mezzo ad una grande folla . Ovviamente trovò mezza Parrocchia schierata pronta e desiderosa di essere scelta per le letture…..Ma indicò me…..L’emozione fu grande. Non so descriverla.

Mi guardò con uno sguardo così allegro che ebbi l’impressione mi volesse dire “te l’ho fatta la sorpresa…!” Ricordo i suoi occhi, sfavillanti ed il suo sorriso…Si i suoi occhi ti penetravano nel cuore in modo così immediato che subito ti sentivi in presenza di un grande, simpatico, eccezionale amico di sempre……

“Non abbiate paura” la sua frase più bella…..Ma come si fa ad avere paura di un grande amico, quale lui era per tutta l’umanità, che ti indica una via di amore infinito……L’Amore,non può generare che altro Amore, non si può averne paura……

Io lo ricordo come un Santo di casa mia, che protegge la mia famiglia, che mi ha indicato una strada da percorrere con fede umiltà e speranza. Conservo ancora gelosamente il piccolo crocefisso da lui benedetto in quell’occasione.

Ora che è proclamato Santo, assieme a Giovanni XXIII, sarà più facile perdonare le malefatte di un piccolo chierichetto pasticcione?


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)