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Teatro

Ascea - Parco Archeologico Elea –Velia (Salerno)

L’universo femminile
in scena coi classici


   

Torna dal 4 al 16 agosto sull’acropoli del Parco Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea (Sa), VeliaTeatro. L’edizione 2014 della rassegna dedicata al teatro antico è fatta di sei appuntamenti in cui al risalto del potere dei classici si affianca la riflessione sull’universo femminile.

Si parte lunedì 4 agosto con una serata che unisce letteratura e spettacolo. Dapprima il breve incontro, dal titolo «Che cos’era la Magna Grecia», con Piero Di Giovanni, professore di Storia della filosofia all’Università degli Studi di Palermo, autore del libro «La storia della filosofia nell’età classica» (Franco Angeli Editore). A seguire, «Eros e Thanatos», una «conferenza spettacolo» di e con Serena Sinigaglia, in cui la regista e autrice racconta il suo percorso verso i classici del teatro greco, capaci di ristabilire il giusto rapporto tra l’umano e l’eterno.

   

Martedì 5 agosto, la letteratura classica incontra la danza, in «Le Metamorfosi. La trasformazione del conflitto», spettacolo di teatro-danza ispirato dalle «Metamorfosi» di Ovidio, produzione internazionale presentata dalle compagnie «Borderline Danza» (Italia) e «Arabesque Dance Company» (Vietnam), con la coreografia e la regia di Claudio Malangone.

Mercoledì 6 agosto sulla scena di VeliaTeatro arriva la commedia di Aristofane: «Lisistrata», rappresentata dalla compagnia «La Mansarda» nell’adattamento di Roberta Sandias.

Venerdì 8 agosto un’altra serata a tinte rosa con «Fedra. Diritto all’amore», spettacolo dal testo di Eva Cantarella, interpretato da Galatea Ranzi, per la regia di Consuelo Barilari. La scrittrice e antichista Eva Cantarella con un breve intervento dal titolo «Perché Fedra?», introduce la rappresentazione in cui Galatea Ranzi, nel cast del film Premio Oscar «La grande bellezza», è Fedra, l’eroina greca che qui si fa icona delle rivendicazioni femminili, in primo luogo la libertà di amare e di scegliere.

   

Mercoledì 13 agosto dapprima un breve incontro con Giovanni Romeo, professore di Storia moderna alla Federico II di Napoli, co-autore del libro «Clero criminale» (Editori Laterza), intervistato dall’avvocato Marcello Giani. E a seguire, «Ipazia», rappresentazione dal «Libro di Ipazia» di Mario Luzi, per la regia di Roberto Zorzut. Dramma storico e religioso incentrato sulla figura della filosofa pagana vittima di una setta estremista cristiana nel 415 d.C.

Infine, sabato 16 agosto, l’attenzione si sposta sull’universo dantesco in una suggestiva interpretazione proposta dall’attore e autore Matteo Belli, che porta in scena «Ora X: Inferno di Dante».

Info: www.veliateatro.it


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)