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Editoriale

Uomo del mio tempo

di Dante Fasciolo

Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo.
Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura.
T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre,
come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello: “Andiamo ai campi”…

Sono remoti versi del poeta Salvatore Quasimodo…
e sembrano uscire oggi dalla penna…
In Iraq, dove abbiamo preteso di portare democrazia e civiltà…
migliaia e migliaia di cristiani sono cacciati dalla loro terra, dalle loro città,
dalle loro case.. depretati e massacrati…rei di non abiurare la loro fede.

Libia, Tunisia, Egitto dove abbiamo preteso di annullare
le nefandezze dei governanti prepotenti,
oggi si affermano efferrate amministrazioni
che stravolgono in atroce violenza i dettami dei loro libri sacri.

Siria e Israele bombardano città e cittadini, e sono fieri di dimostrare al mondo
la loro forza, più che le loro ragioni…
e ovunque flussi di armi degli stessi venditori vanno indistintamente
alle opposte fazioni in guerra
sugli stessi fazzoletti di terra intrisi di sangue fraterno.

“Andiamo ai campi”: Caino ha già premeditato di uccidere Abele…
e lo fa con discrezione, lontano da occhi indiscreti….
si procura l’alibi per negare la sua responsabilità.

Ma l’uomo d’oggi uccide apertamente, non solo dove c’è battaglia e conflitto,
non solo con la violenza delle armi…
l’uomo d’oggi uccide ovunque trascina se stesso, ogni giorno,
in un “Campo del silenzio”… sempre più lontano,
nella speranza di nascondere il disagio che pure nutre in cuor suo,
e nella speranza di non essere chiamato a responsabilità diretta.

Ma così non è, non può essere.
Mentre il mondo brucia, mentre nel nostro Parlamento
un pugno di uomini si accanisce per difendere vecchi o nuovi privilegi….
nel mentre in molti godiamo al mare o ai monti un meritato riposo…
oggi è giunto il momento di guardare dentro noi stessi
e ragionevolmente ripensare il nostro modo di vivere,
e unirsi ad ogni sforzo in atto per fare qualcosa di costruttivo.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)