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Teatro

Teatro dei Conciatori – Roma

Ocean Terminal

Dal 24 settembre avrà inizio la seconda stagione con 22 nuovi spettacoli
all’insegna della buona drammaturgia contemporanea e non solo!!!


Paola Scaffidi – Antonio Serrano

La cultura non è un supplemento, qualcosa di superfluo di cui si può fare a meno. La cultura è uno dei fondamenti di una società. La base del vivere insieme un futuro possibile, un'utopia da condividere.

Ocean Terminal
24 settembre - 06 ottobre 2013
dal romanzo Ocean Terminal
di Piergiorgio Welby
Castelvecchi Editore
adattamento Francesco Lioce
e Luca Morricone
diretto e interpretato da
Emanuele Vezzoli
movimenti scenic
Gabriella Borni
contributi aiudiovisivi
Francesco Andreotti e
Livia Giunti
disegno luci Marco Zara

È con questo pensiero di utopia possibile che il Teatro dei Conciatori di Roma presentano a tutti la seconda stagione teatrale e come un bambino che a due anni vuole dimostrare che è cresciuto e vuole consolidare la fiducia che si è guadagnata nel corso della passata Stagione proponendo un nuovo, fresco, nutrito Cartellone che privilegia la drammaturgia contemporanea e ribadisce la propria vocazione per un teatro di qualità ospitando compagnie di assoluto valore.

Tutti gli artisti presenti in cartellone, che ci facciano ridere oppure piangere, apriranno comunque nuove finestre sul mondo.

Il Teatro dei Conciatori è un luogo di confine dove il pubblico può scoprire nuovi artisti oltre a rivedere quelli già affermati.

Viviamo in un tempo in cui il teatro è forse uno degli ultimi luoghi dove prendersi del tempo, indispensabile, per pensare, per non soccombere al vuoto dilagante del qualunquismo. Un luogo catartico dove potersi incontrare per interrogarsi e riflettere su quanto resta della nostra umanità.

“Tutti quelli che hanno seguito la prima stagione, sia pubblico che compagnie, hanno manifestato il loro entusiasmo e la loro soddisfazione e questo per noi è motivo di grande gioia – affermano Antonio Serrano e Gianna Paola Scaffidi, Direttori Artistici del Teatro dei Conciatori – Significa che tutti sono stati ben accolti, e si sono trovati a loro agio e che le loro aspettative sono rimaste soddisfatte. Per questa nuova stagione ci aspettiamo che i pochi che ancora a Roma non ci conoscono "rimedino" a questa loro mancanza!!! Scegliendo i lavori per il prossimo cartellone abbiamo continuato a dare lo spazio più ampio alla drammaturgia contemporanea cercando di affrontare importanti tematiche di attualità trattate a volte in situazioni e con toni più drammatici, a volte con i toni più leggeri della commedia. Ma non manca un tocco di ‘classico’. Siamo sempre alla ricerca della novità, sempre con la più grande curiosità per ciò che ci circonda, sempre nell’ottica di essere “punto di riferimento” per la nuova drammaturgia di qualità.”

Come già accennato, gli spettacoli della Stagione 2013/14 sono 22, e avremo modo, quindi, di ritornare a parlarne. Per il momento ci limitiamo a segnalare il primo spettacolo: Ocean Terminal.

   

Luca Morricone – Nicola Pistoia

Ocean Terminal è un insieme di prose spezzate che si riannodano a distanza o si interrompono proprio quando sembrano preannunciare altri sviluppi: dall’infanzia cattolica alla scoperta della malattia, fino all’immaginario hippy e alla tossico dipendenza, passando attraverso gli squarci di una Roma vissuta nelle piazze o nel chiuso di una stanza. In un continuo susseguirsi di toni lucidi e febbrili, poetici e volgari, Welby riavvolge il nastro della propria vita, adottando un linguaggio babelico (stream of consciousness) che colpisce per originalità e potenza.

Un condannato a vita in cui forte è il conflitto tra l’abbandono della speranza e l’inno alla vita, in un corpo che diviene ogni giorno di più un abito sgualcito e che esprime l’insofferenza di colui che assiste da spettatore a un dibattito di cui è, invece, involontario protagonista.

Emanuele Vezzoli, attore e regista dello spettacolo, si è reso il tramite attraverso cui trasferire la ricchezza del tesoro Piergiorgio Welby agli altri uomini, raccogliendo la promessa fatta a Mina Welby ed in accordo con quanto egli stesso afferma: “non esiste un’arte privata, un artista ha l’obbligo morale di incidere sulla realtà”.

La stessa Mina Welby ha dichiarato: “Ogni fibra del corpo dell’attore esprime emozioni in armonia con la voce, i silenzi, i gesti, gli sguardi, il respiro. In pochi attimi percepisco un concentrato di dolore infinito o di meraviglia e piacere vissuti insieme. Il linguaggio espressivo corporeo di Emanuele fa rivivere allo spettatore un vissuto intimo di una persona speciale quale era stata Piergiorgio”.

   

Emanuele Vezzoli - Urbano Barberini


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)