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Cinema

Blue Jasmine

Il nuovo film di Woody Allen
salvato da Cate Blachett

di Giada Gentili


Capita ogni tanto di vedere film a cui non riesci a dare un’esatta collocazione negli scaffali della tua testa: non vanno indubbiamente nella sezione “indimenticabili”, ma neanche in quella “cestino”, sono una via di mezzo tra il “non mi ha convinto” ma “non è neanche cosi male”.

In questo caso sto parlando di Blue Jasmine il nuovo film di Woody Allen, il quale ormai sforna un nuovo film di anno in anno, quasi avesse paura di essere dimenticato dal pubblico.

Se la firma registica non fosse la sua, paradossalmente, il film meritebbe qualche plauso in più e invece, consapevoli di quello che Allen puo’ fare, (ma che lui sembra avere dimenticato negli ultimi tempi) si esce dal cinema pensando “Beh, tutto qui?”.

Eh si, tutto lì.

   

La storia di una donna in piena crisi depressiva-esistenziale dopo che la sua dorata e lussuosa vita nel cuore di Manahattan viene distrutta dal crack finanziario del marito, il quale finisce in prigione e si suicida.

Cate Blanchett (Jasmine) è perfetta, non c’è aggettivo che meglio le calzi, una delle sue interpretazioni migliori, patetica al punto giusto e la cui inettitudine provoca un mix di tenerezza e simpatia.

Il suo personaggio ha indubbiamente risollevato le sorti del fim che altrimenti, sarebbe finito nello scaffale “soldi buttati”.

Nel montaggio qualche guizzo creativo c’è nel giustapporre la nuova vita di Jasmine, costretta dopo la bancarotta a trasferirsi dalla sorella moderna-hippie nei sobborghi di San Francisco, e i suoi ricordi nella fulgida New York.

   

Si: vedere una donna che qualche mese prima si preoccupava solo di quale vestiti portare negli Hamptons e poi guardarla lavorare poco dopo come segretaria in uno studio dentistico a combattere con le vecchiette per gli appuntamenti, qualche sorriso lo ha fatto uscire.

Ma così è facile: mettere in difficoltà chi di difficoltà non ne ha mai avute è una formula abbastanza testata e conosciuta nel cinema, nella letteratura, nella tv e chi più ne ha più ne metta.

Allen comunque ogni tanto compare nella musica jazz, in qualche battuta ironico-cinica ma niente più, quasi come giocasse a nascondino per tutto il film senza mai farsi trovare davvero.

Basta che funzioni era il titolo di un tuo film Woody!, non facciamolo valere anche per il lavoro che fai nella vita vera.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)