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segnalato da:

Turismo e cultura

CTG-Centro Turistico Giovanile- Gruppo “Rovigoti”
Turismo&Cultura società cooperativa

Batel da Po

Eccezionale evento allo Squero dell’Ecomuseo
Mulino al Pizzon di Fratta Polesine(Ro)
L’ultimo maestro d’ascia altopolesano
costruisce ex novo un “batel da Po”.
Lucio Pavasini, di Occhiobello, sarà affiancato
nella costruzione da Maurizio Barotto di Stienta.

Ancora una iniziativa a cavallo tra cultura-artigianato-turismo promossa dal gruppo “Rovigoti” del CTG e della Cooperativa Turismo&Cultura che da anni si occupa di valorizzare l’ultimo tratto del grandwe fiume italiano e del suo delta.

Ancora una volta sono all’opera giovani volontari e un’organizzazione ultracinquantenne, il CTG, che ad essi ha posto attenzione e in essi riposto speranze per una crescita culturale ed etica nella ricerca di un equilibrio tra natura e sviluppo compatibile.

Rientrava infatti nelle finalità originarie del CTG e Turismo e Cultura, quando hanno pensato al recupero del Mulino al Pizzon di Fratta Polesine, non solo di salvaguardare e portare a nuova vita un raro monumento ottocentesco di archeologia industriale, ma anche di valorizzare l’ambiente circostante, le tradizioni e i mestieri ad esso collegati.

   

   

E così è stato aperto il Mulino alle visite, predisponendo anche laboratori per i ragazzi sul ciclo del pane e sul mondo legato al vicino fiume Tartaro-Canalbianco, con manifestazioni di vario genere. È stato costruito un approdo e, nell’ex capannone delle sementi, è stato ricavato uno spazio adibito a Squero, piccolo cantiere per la riparazione delle barche in legno da fiume.

In collaborazione con l’associazione “Barcar ad Puatel” di Ferrara, sono state restaurate tre barche tradizionali e altre tre sono in attesa. L’idea è quella di costituire un gruppo di volontari che dedicano parte del loro tempo libero alla ripresa dei saperi tradizionali legati alla costruzione di varie tipologie di barche da fiume e alla pratica della voga alla veneta, molto agevole nel tratto di fiume di fronte al Mulino.

Fu anche in vista di questo progetto che Turismo&Cultura affidò la gestione della Locanda annessa all’Ecomuseo ad un giovane riparatore di barche come Maurizio Barotto di Stienta.

È a lui che si deve l’iniziativa di coinvolgere un decano dei maestri d’ascia del Po come Lucio Pavasini nella costruzione ex novo di un “batel da Po”, un tipo di imbarcazione legato ad innumerevoli storie di pesca sul Po e in particolare della mitica pesca allo storione.

   

Si tratta di un evento eccezionale, che si svolgerà nella prima metà di ottobre. CTG e Turismo&Cultura hanno pensato di affiancare i due artigiani con un’operazione di documentazione, che sarà svolta da Roberto Bottari, fotografo noto per le sue mostre sugli ambienti polesani, e Rolando Chieregato, grafico e scrittore, che si occuperà della sceneggiatura di un audiovisivo.

Successivamente saranno promossi eventi collaterali tesi a sviluppare tematiche connesse all’operazione (serate, reading,mostre,audiovisivi,ecc.).

cedi@turismocultura.it
info@ctgveneto.it


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