f



Parchi e Oasi dello Spirito

Tolentino

Santuario di San Nicola

di Dante Fasciolo


   

C’era già una chiesa costruita dagli Eremiti Agostiniani dedicata a Sant’Agostino quando Nicola giunse a Tolentino, e fu dopo la sua morte nel 1305 che si rese necessario ingrandire il complesso poiché in poco tempo si moltiplicò l’afflusso dei devoti intorno al suo sepolcro.

La struttura originaria divenne una cappella dedicata al santo e inglobata in una nuova grande basilica-santuario, considerato oggi, meritatamente, monumento di grande valore artistico e religioso.

Nel 1485 gli Eremitani di San Nicola furono allontanati, al loro posto subentrarono gli Eremitani Agostiniani della Congregazione Osservante di Lombardia, che proseguirono il progetto del nuovo luogo di culto. Vi rimasero fino al 1810: Napoleone non risparmiò neppure questo convento.

Con la Restaurazione, gli Agostiniani tornarono nella regione picena, dove ripresero le loro attività di studio e di spiritualità.

   

Fu nel 1926 il rinvenimento del corpo di San Nicola e del 1932 la costruzione della cripta.

Oggi nel santuario spicca la basilica, caratterizzata dal portale di Nanni di Bartolo (1435) e da decorazioni barocche e settecentesche: L’interno, a una navata con soffitto a cassettoni, presenta varie cappelle ornate da splendidi dipinti, tra cui la “Visione di Sant’Anna” di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino.

Di notevole valore artistico sono la “Cappella delle Sante Braccia” e il “Cappellone di San Nicola” che consta di un ciclo trecenteschi attribuiti al Maestro di Tolentino, artista di scuola giottesca-riminese.

Di pregio anche le pittura di espressione seicentesca presente nelle pareti del chiostro che narrano la storia del santo di Giovanni Anastasi e Agostino Orsoni realizzate negli anni tra il 1690 e il 1695.

Accanto alle ricorrenze agostiniane è onorata la solennità del Pane durante la quale vengono distribuiti i panini di San Nicola in ricordo del cibo che guarì l’asceta in circostanze miracolose; la festa liturgica del Santo è il 10 settembre e quella del Perdono la domenica successiva.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)