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Editoriale

Profughi, oggi

di Dante Fasciolo


Letter@perta

Sulle ali di Enea

Approdano:
stremati e affamati,
vestiti di logori indumenti,
le labbra arse di salsedine e occhi gonfi…
sguardi colmi di speranza puntano i nuovi orizzonti.

Sono persone:
adulti uomini e donne,
stringono per mano vecchi e bambini,
povere ed essenziali cose raccolte in borsoni…
1-5-50-100 registrati col pallottoliere, anonimi numeri.

Parole pesanti,
giudizi logori e affrettati,
scanditi con toni rabbiosi intrisi di paura,
dettati dall’incerta capacità di comprendere l’altro…
respingimento: facile legge priva di volontà e di forza morale.

Accoglienza,
la parola che guarisce
le ferite della carne e dello spirito
di chi è in cerca d’amore e di quanti disposti a donarlo…
perché, “bussate, vi sarà aperto” non è uno slogan pubblicitario.

Piaccia o meno,
occorre fare in fretta i conti,
con la contemporaneità e con la storia,
col dolore di chi soffre e l’ignavia di chi brucia ricchezza…
perché il mondo è gonfio di ingiustizie, lotte, negazione di Dio.

Attuale Enea,
ogni uomo che solca il mare
per approdare sul suolo della speranza
avrà nuovi Afrodite e Apollo disposti alla benevolenza…
moltitudini di uomini che sapranno comprendere ed accettare
l’unica Legge capace di esprimersi nel nome del Cristo-Salvatore.

dante fasciolo


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)