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Arbor Benefica Laudat
Parole nel pineto
di Antonio Bruni
Parole come archi di pini
		    riempiono spazi nel verde
		    sussurri e carezze accennate
		    riflesse ai tuoi occhi castani
parole che scendono in gola
		    fioriscono in dita a contatto
		    le incido in cortecce rossastre
		    le colgo tra bacche sfacciate
parole come eco di fronde
		    le frasi come aghi di cedro
		    sentenze distese sui rami
		    ironiche in foglie d’alloro
parole entusiaste ruggenti
		    che ieri ti illusero Iaia
		    che oggi controlli severa
		    spezzandone fragili corde
parole più lente e studiate
		    che filtri senza indulgenze
		    non esce un verso dal bosco
		    se privo del fiore di assenso
e piovono intense parole
		    nel nostro giardino segreto
		    inumidiscono ciglia
		    si fermano in goccia su mani
parole da lunghe stagioni 
		    si mischiano in lingue diverse
		    assumono accenti imprevisti
		    ingordo ne mastico i suoni
parole in liberi fiati
		    si spandono senza ricordo
		    non c’è più controllo di voce
		    balbetto a riprenderle in mente
parole volanti leggere
		    parole irruenti a folata
		    parole ghirlanda d’amore
		    parole fiorite per te
 
		
        Scelte dal Premio “Vicini a Francesco” dell’Accademia Euromediterranea delle Arti”
Canti di Uguaglianza
di Rosanna Affronte
La luna impetuosa inneggia al mondo
            echi di inquieti pensieri
            cesella l’aria di drappi variopinti
            spumeggia riflessi sui volti oscurati
            il mio e tuo colore agli occhi dei puri di cuore 
            che vuoi che sia!!
            Non conosco il tuo nome
            Né da dove vieni
            Ma cosa importa!!
            Uniamoci nel sospiro del vento
            danziamo sulla scia di un arcobaleno
            innalziamo confini di ghirlande
            omologati
            nella speranza di quel Dio
            che redime
            nel mistero dell’infinito
            che ci attende
            perché tu con me
            aliti tra sospiri di stelle
            bisbigli preghiere di pace 
            ricuci merletti di tristi sorrisi
            e porti ai tuoi figli un inverno di rose.
Assalti
di Massimo De Mellis
Sugli omeri lampi di luce,
            le sentinelle dell’aurora
            con passo spedito vegliano
            e si confortano agli snodi.
Sorveglia, l’occhio, il fronte incerto
            Caleranno ancora gli scuri
            volanti, pronti a gettare buio
            sul giardino disincantato.
Durissimo sarà lo scontro
            scandagliati i fragili cuori
            purezze saranno turbate
            la quiete scossa nel profondo.
Coraggio! Resistete ancora!
            Ormai il generale Michele
            È alla testa di luminose
            Schiere, non si perdono vite.
Tornerà, vedrete,
            tornerà il Re
            con bianche vesti.