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Parchi e oasi dello spirito

Spoleto

Monastero di Santa Maria della Stella
in San Ponziano

di Dante Fasciolo


   

A poca distanza da Spoleto, immerso in un suggestivo contesto naturale tra boschi e oliveti, c’è il Monastero di Santa Maria della Stella in San Ponziano.

Presso il complesso religioso si può ammirare la bella chiesa dedicata a San Ponziano, patrono del luogo, alla quale sono annessi locali abitati dalle monache.

Si tratta di una costruzione romanica, edificata sopra il cimitero cristiano, detto “di Sincleta”, da alcuni monaci siriaci. Li venne sepolto San Ponziano, probabilmente nel 175. Il diffondersi del suo culto diede vita ad una prima comunità religiosa già stabile intorno all’anno Mille.

Nel centro monastico vissero le benedettine fino al 1521 quando furono sostituite dalle Clarisse.

Nell’Ottocento l’edificio sacro fu colpito dalle soppressioni degli enti ecclesiastici, verificatesi tra il 1810 e il 1860-95; solo nel 19°5 tornò ad essere retto da religiose, le Canonichesse Regolari di Sant’Agostino.

   

Da un punto di vista artistico la chiesa presenta un portale di elegante fattura, con fascia musiva e architrave scolpito e con stipiti sostenuti da due leoni che poggiano su urne romane. La facciata presenta anche un rosone mutilo, circondato dai simboli degli Evangelisti. L’interno, molto suggestivo, è a tre navate e ed è stato rinnovato nel 1788 dall’architetto Giuseppe Valadier.

Presenti anche dipinti ed arredi del XVIII secolo e un sarcofago dell’antico cimitero paleocristiano.

Altri tre sarcofagi sono presenti nella cripta, caratterizzata da tre navate absidate e decorate con dipinti del Trecento e Quattrocento.

La festività di San Ponziano si celebra il 14 gennaio. Il Santo è invocato dagli spoletini come protettore dai terremoti perchè nel 1703, proprio durante la solennità a lui dedicata vi fu un terribile terremoto che tuttavia non causò vittime. Inoltre , secondo quanto narra una partecipata tradizione , ci sarebbe stata un’attività sismica anche durante la decapitazione del santo martire.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)