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Pagine preziose

Italia a piedi

di Fabrizio Ardito – Edizioni Touring

Una scelta ragionata di sentieri di montagna e tratturi campestri, cammini antichi e itinerari d’oggi ai quattro angoli del Paese. Dalle Alpi Marittime alle Dolomiti, passando per la via Francigena, il Parco d’Abruzzo e la Murgia di Matera, 17 zone di grande interesse attraverso altrettanti percorsi adatti a tutti. Con i consigli e i suggerimenti di cinque grandi scrittori.


 

L’uomo della miniera

di Filippo Boreali – editoriale Giorgio Mondadori

Nel 1981 vengono chiuse le miniere dell’Isola d’Elba e con loro tramonta anche la storica figura del minatore. Oggi, tra piazzale, gallerie e cumuli di materiale minerario si aggirano turisti accompagnati dalle guide che sembrano chiedersi: come si viveva in questi luoghi ? Quali erano i rischi ? Chi ci lavorava ?In questo libro il minatore si racconta attraverso le parole di Filippo Boreali, che ha vissuto gli ultimi decenni dell’epoca mineraria elbana.


 

L’Uomo custode
del Creato

Edizioni Qiqajon

Gli atti del XX Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa, che ha approfondito il tema della salvaguardia della creazione, nei suoi fondamenti biblici e teologici e nei suoi risvolti etici e sociali nel contesto dell’attuale crisi ecologica. Un itinerario che vorrebbe condurre il lettore a una piena consapevolezza della responsabilità cristiana verso la creazione e a ritrovare la profondità e la bellezza del rapporto con le cose e gli esseri viventi.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)