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Cultura e SocietÀ

Legge Naturale e Cultura: Ambientalisti in Tilt

di Giancarlo Salvoldi

Gli animalisti e il mondo ambientalista usano l'espressione “L’uomo e gli altri animali” invece dell'espressione “l'uomo e gli animali”. E' scelta di linguaggio studiatissima fortemente finalizzata a veicolare concetti di rottura culturale attraverso un linguaggio nuovo.

Quando si dice "gli altri animali" si vuole mandare il messaggio, in modo subliminale e un po' subdolo, che anche l'uomo è un animale, e questo è pacifico, ma che è solo un animale: ha la stessa dignità degli animali, o meglio, si afferma che gli animali hanno la stessa dignità dell'uomo.

Scelta culturale legittima anche se, come vedremo, fortemente ideologica, e quindi miope.

Io sono di origine contadina ed ho sempre avuto nell'aia ogni specie di animali che non erano mai maltrattati, e vedo con pena i milioni di cani e gatti che oggi la società opulenta, a costi alti, si concede di tenere in cattività dentro la città, ristretti nell'appartamento o nei canili, imprigionati negli allevamenti: non è rispetto della natura dell'animale che vuole essere libero.

Nelle due legislature alla Camera come deputato dei Verdi ho ovviamente sostenuto le battaglie a favore degli animali e ne sono stato contento fino a quando ho scoperto il rischio di un affetto ideologico per gli animali e "l'amore economico" delle multinazionali finanziarie per gli animali.

L'amore ideologico è caratterizzato dall'amore per ogni specie di pesci ed uccelli unito ad odio per la specie umana definita, parole non mie ma di ambientalisti di grido, "cancro del pianeta".

L'amore stucchevole della finanza internazionale è quello che sostiene le costosissime campagne in difesa degli animali perchè gli affari sul commercio di prodotti per animali sono tanto lucrosi che le costosissime campagne "amorevoli" sono l'affare migliore, il miglior investimento.

Come diceva il mio collega deputato Massimo Scalia, docente di fisica alla Sapienza di Roma, l'uomo ha un cervello con circonvoluzioni un po' diverse da quelle del gambero o del canarino.

Quindi se non rischio il rogo dell'eresia ambientalista, mai dirò "io e gli altri animali".

Da queste riflessioni sull'ideologia ambientalista ed animalista è indispensabile passare ad analizzare una contraddizione gigantesca legata a schematismi ideologici, su cui si glissa con eleganza, anche se fa crollare un intero castello.

Essa riguarda l'antinomia tra natura e cultura nei confronti degli animali e dell'uomo.

Ciascuno, secondo le sue libere scelte, può pensare come me che tra esseri umani ed animali vi sia una diversità qualitativa, o che invece tale differenza non vi sia.

Ciascuno però dopo aver liberamente scelto, ha il dovere elementare di trarre le necessarie conseguenze secondo razionalità e logica.

Per questo non si può affermare che l'uomo è uguale a qualsiasi altro animale, e al tempo stesso affermare che uomo e animale devono essere trattati in modo diverso, anzi opposto.

Gli ambientalisti si battono perchè nessuno interferisca nel lavoro di Madre natura, e si oppongono alle manipolazioni sugli animali e sui vegetali ( gli OGM, organismi geneticamente modificati).

Posizione legittima, che però per logica deve valere anche per "l'altro animale", quello umano.

E invece no, per quest'altro animale, non solo valgono ma sono doverose tutte le manipolazioni possibili che la cultura immagina e che la tecnologia permette di fare ( dalla costruzione di esseri come le Chimere ai trattamenti chimici per scegliere il sesso incerto di alcuni bambini).

E allora delle due l'una: o gli uomini e gli altri animali sono uguali, e ne consegue che vanno trattati secondo le leggi di natura e non si può sottoporre a manipolazione nessuno, e non si possono fare i più deliranti interventi sulla genetica e sulla natura umana; o al contrario si ritiene lecito manipolare gli esseri umani, perchè con la ragione possono fare percorsi culturali che li emancipano dalla condizione di naturalità, e allora bisogna ammettere che l'essere umano è diverso, e quindi non si può dire che è "un altro animale".
Ma questa contraddizione capace di demolire l'ideologia, semplicemente la si ignora: in omaggio alla logica? questo sì che è oscurantismo, tanto peggiore nell'era della scienza e della tecnologia.

Io poi resto della convinzione che l'uomo, proprio perchè diverso, vada rispettato e non debba essere manipolato nè dall'eugenetica nazista nè dagli interessi della finanza mondiale.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)