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Humour - Cronache cittadine

Amerigo. Storie da Utopia

Il delitto
di Laura Palmerini

ventiduesima puntata

di Alessandro Gentili

“Viene il dubbio: non è meglio che Laura sia uscita di scena per non vedere questo obbrobrio? Non ho altre notizie. Una prece per Silvio. Che dite: esagero?”

Le ultime parole dello scorso articolo. Mi domando se non abbiamo davvero esagerato.

Il fatto è che in Italia, altri e più impegnativi problemi costringono gli italiani (cioè coloro che abitano in Italia) a pensare e a preoccuparsi: le tessere nel PD, i falchi e le colombe nel PDL, le scaramucce televisive, i mega compensi in RAI, l’infortunio di Francesco Totti, gli scandalucci nelle regioni, la moglie di Renzi sulle corsie preferenziali, l’imminente festival di San Remo. L’Italia (cioè il paese dove abitano gli italiani) è chiamato talvolta il bel paese e non a caso il signor Galbani ne fece un bel prodotto da tavola.

Meno male che alla Sofia Loren è stato riconosciuto il non luogo a procedere. Erano vent’anni che non riuscivamo a dormirci sopra. Le amiche di Laura Palmerini hanno più volte testimoniato che la loro amica era angosciata dalla falsa colpevolezza di Sofia e le aveva pure scritto due righe di viva partecipazione. La Loren aveva gentilmente risposto, invitando Laura a vedere la fiction dove lei lavorava. Al che Laura, sempre molto educata, aveva assicurato la sua presenza davanti alla televisione. Dopo aver visto la fiction, Laura aveva inviato un telegramma di vive congratulazioni a Sofia e Sofia aveva restituito il favore, augurando “ogni bene” a Laura per la sua vita.

   

Laura allora aveva deciso di andare a trovare Sofia e Sofia aveva inviato un biglietto per un appuntamento e così Laura andò all’appuntamento sul lago di Garda, al bar “Simoncelli” che sta proprio sulla riva destra guardando le Alpi, dopo Desenzano, e lì Laura si era seduta allo stesso tavolino con Sofia a cui aveva chiesto subito l’autografo, al che Sofia l’aveva subito esaudita e hanno preso un thè alla pesca tutte e due con una zolletta di zucchero e una scorsa di limone e i camerieri, solerti, avevano poi portato dolcetti secchi e un dito di brandy, molto gradito da entrambe che portavano un paio di calzoni e una camicia bianca con orecchini in tinta e una vistosa collana al collo di cui però quella della Sofia era autentica mentre la collana di Laura, un vero peccato, era una imitazione ed è stato davvero un peccato perché Sofia l’ha notato il particolare e si è molto risentita e così ha lasciato il tavolo con il thè, lo zucchero e i biscottini secchi a Laura, ma le ha lasciato pure il conto da pagare, un totale di trentacinque euro, niente male per una merendina a base di thè e dolcetti secchi, seppure con zolletta di zucchero e scorza di limone.

Poi Laura si è ricordata di stare vicino a Limone sul Garda ed è forse stato quello che ha fatto lievitare il costo della consumazione e tuttimodi Laura è tornata ad Amerigo molto felice perché ha visto la Loren e le ha pure parlato, e con l’autografo.

Dopo il delitto, però, l’autografo è scomparso e la polizia adesso sospetta che dietro l’omicidio di Laura Palmerini ci sia proprio il movente dell’autografo della Loren.


Humour - Tempi... moderni?  

Halloween

di Giuseppe Sanchioni


   

Un Decreto della Commissione “Panem Et Circenses”, che com’è noto si occupa dell’ufficializzazione di cosa il popolo può festeggiare, ha recepito, visto il grande successo nel nostro Paese, la festa di Halloween. Anche se, con linguaggio burocratico, è stata definita “Festa delle zucche vuote con illuminazione interna autonoma”.

Devo dire di essere rimasto meravigliato dal successo di questa festa in Italia. Festa che avendo molto a che vedere con l’aldilà, gli spiriti, i fantasmi, i demoni ed i trapassati in generale, ritenevo poco adeguata ad un popolo scaramantico come quello italiano.

Infatti la consideravo come contrapposta al carnevale, in cui la gente si maschera da personaggi in cui ognuno può identificarsi. Magari un super eroe oppure un arlecchino.

E certamente nessuno di noi ci tiene ad identificarsi in uno zombie.

Certo, mi rendo conto che tutto fa brodo, anzi tutto fa festa. È comunque un’altra occasione, anche commerciale, per divertirsi. E, come dice qualcuno, de ‘sti tempi…

È però singolare ed andrebbe analizzato da un punto di vista antropologico e psicologico con un’altra Commissione ad hoc, il perché dai paesi anglosassoni ci viene naturale importare solo le cose inutili, dagli hamburger ad Halloween, dagli hot dog al wrestling.

Mai che, anche solo per sbaglio, si riesca ad importare, che so, la convinzione che pagare le tasse sia un dovere oppure che parcheggiare in seconda fila sia una mancanza di rispetto degli altri…


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)