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Humour - Tempi... Moderni?

Medaglie rosa

di Giuseppe Sanchioni

Ormai è un fatto assodato: nello sport italiano vincono sempre più le donne. Gli esempi recenti sono il tennis e lo sci. Ma anche il nuoto, la scherma, la pallavolo... e poi si lamentano che devono fare tutto loro, che non hanno mai tempo, che vanno sempre di fretta! Chissà, forse è per questo che sono così ben allenate.

E lo sport dei maschi? O meglio, le vittorie dei maschi nello sport? Non pervenute.

Urge correre ai ripari prima che sia troppo tardi.

Quindi per le prossime Olimpiadi, o si manda una squadra di sole atlete, ma questo non rispetterebbe le quote rosa, oppure si preparano gli atleti di conseguenza.

Invece di perdere tempo e salute con la chimica farmaceutica, non sarebbe più utile fargli assumere qualche ormone femminile? Per i prossimi tre anni una pillola anticoncezionale al giorno e via con gli allenamenti: il record è sicuro.

Certo che andare in Brasile pieni di ormoni femminili non è il massimo, ma è un sacrificio patriottico. Può darsi che ci sia anche qualche piccolo effetto collaterale fisico, qualche rotondità in più, ma niente che non possa essere facilmente eliminata con un po' di chirurgia plastica. Forse ci sarebbero anche degli effetti collaterali psicologici, ma non si può dire altro per la privacy.

La nostra prossima squadra per Rio? Non più gli Azzurri bensì i RosaAzzurri.


Humour - Cronache cittadine  

Le storie di Amerigo:
storie da utopia

di Alessandro Gentili

Dunque ad Amerigo, paese del Trentino, non si sono potute svolgere le elezioni politiche.

Sembra che siano tutti contenti. Sembra che non ne abbiano bisogno.

Ad Amerigo è in scena la felicità.

Sentiamo il sindaco (PietroPaolo Di Santamaria, vaccaro da sette generazioni):

“Le elezioni? Uno spreco di soldi. Qui si va per alzata di mano.
Poi tutti pagano le tasse, perfino quelle inutili.”

Il 24 e il 25 febbraio, giorni delle elezioni, ad Amerigo tutti hanno lavorato, perfino il vecchio Peppe, in pensione da vent’anni, dopo aver gestito per quaranta anni, il bar locale. Si è presentato proprio al bar ed ha aiutato il nuovo proprietario, il dottor Mario Calamandrei che fa il doppio lavoro e nessuno si lamenta: la mattina al bar, il pomeriggio a studio.

Il pomeriggio e la sera di lunedì 25 febbraio, televisori spenti (per ignorare i risultati) e tutti a ballare dal Colonnello Giannattasio.

E’nato un nuovo amore: Angela Sutri e Sandro Costa, proprio nel momento in cui alla nazione venivano ufficialmente dati i risultati finali. Il bacio tra Angela e Sandro, ha suggellato l’ingovernabilità del paese. È stato stabilito il giorno delle nozze: domenica 19 maggio. Celebrerà il Rito, don Cesare Ammontino. In quella data dovrebbe nascere il nuovo Presidente della Repubblica, ma ad Amerigo non fa notizia.

E i Presidenti delle Camere?: “Quali Camere?”, ha sentenziato mamma Gina Supina, la levatrice del paese: “Qui le camere servono a ben altri scopi.”

In quest’atmosfera vagamente surreale, è giunto nella tarda serata di lunedì 25 l’assessore di Bolzano, Franco Mattei, sintonizzato su tutte le radio nazionali per seguire con patema d’animo lo svolgersi degli scrutini. Franco Mattei ha parcheggiato l’auto (nuova di zecca, una Giulietta Alfa Romeo bianca come le lenzuola appena lavate) in piazza delle Dolomiti, finestrino abbassato e radio a palla: Bruno Vespa delirava gli ultimi dati, Enrico Mentana sgranava la sua nuova dentiera, tutti i telecronisti di Sky giocavano a scopone politico e la Berlinguer, su Raitre, dava le ultime ricette.

Niente da stupirsi se il Mattei e la sua radio attiravano l’attenzione degli abitanti di Amerigo.

Il Mattei, in realtà, voleva solo una camera per la notte con annesso bagno e colazione alle sette. Alle sette e mezza doveva stare in Val di Fiemme dai suoi elettori e stringere mani e mantenere le promesse elettorali. Alle otto e mezza in Val Canonica dalla sua amichetta di turno e a pranzo dalla mamma a Trento. Mamma Mattei aveva promesso al figlio un pasticcio di funghi.

Vabbè: Mattei è stato circondato dagli amerighesi che gli hanno intimato:

primo, di spegnere la radio; secondo, di parcheggiare negli appositi siti tratteggiati; terzo, di non tenere nessun comizio sulle elezioni da poco concluse. Il Mattei ha protestato vivacemente citando il comma vattelappesca e chiedendo un incontro privato col sindaco.

PietroPaolo Di Santamaria è subito accorso con le sue sette vacche da mungitura che hanno sfiorato a lungo la macchina nuova del Mattei. L’odore che emanava la Giulietta non è piaciuto alle vacche che hanno iniziato a muggire. Il Mattei ha subito abbassato i toni del suo declamare e si è dimostrato disponibile ad accettare le intimidazioni propostegli. Franco Mattei è ripartito la mattina dopo cancellando Amerigo dalla sua cartina stradale.

Martedì 26 febbraio, mentre l’Italia sprofondava nell’incertezza, ad Amerigo la vita riprendeva come sempre con gli argomenti di sempre: i pascoli, gli animali, gli amori, le ricette...


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)