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Parchi e Oasi dello Spirito

Ferrara di Montebaldo - Verona

Santuario della Madonna
della Corona

di Dante Fasciolo

Sembra uscire dalla roccia, il Santuario della Madonna della Corona.

Da lassù, a settecento metri d’altezza, a metà della costa del Monte Baldo, svetta alto il suo affusolato, elegante campanile.

In realtà l’attuale struttura sovrasta quella che era una minuscola chiesetta che fu inaugurata l’11 maggio del 1530 dal vescovo di Verona Gian Matteo Giberti.

Per la sua trasformazione in Santuario saranno necessari 100 anni, 1625 la data ufficiale, e negli anni ecco le tappe principali: 1898, rifacimento della facciata e allungamento della navata; 1975 ristrutturazione complessiva; 4 giugno 1978 nuova consacrazione solenne del Santuario.

Nella lunga storia del luogo, si narra che la “Madonna della Corona” scomparve da Rodi a seguito dell’invasione turca del 1522, e che ricomparve sul Monte Baldo dando subito il via ad una intensa devozione popolare.

   

Il nome, forse già in precedenza assegnato, fu particolarmente indicativo per il luogo veneto: dal Baldo, infatti, ci si sente circondati da una serie di monti e vallate tale da considerarsi, per l’appunto, una corona; e tuttavia una terza ipotesi prende però il via da un’icona sacra rappresentata da un ex voto di Ludovico di Castelbarco, collocato sulla roccia nel 1432 quando il luogo era abitato esclusivamente da eremiti.

In effetti questa terza ipotesi trova un segno tangibile nel manufatto, un gruppo marmoreo alto circa 70 centimetri, rappresentante una Madonna afflitta accanto al figlio deposto dalla croce, e che porta ben chiara la scritta riferita alla volontà del Castelbarco.

   

Per chi visita il santuario oggi - e raggiungere il luogo è sicuramente un sollievo per l’anima e una soddisfazione fisica – si troverà di fronte a oltre 150 dipinti, ex-voto, e un’abside scavato nella roccia.

Potrà ammirare la Cappella delle Confessioni, che consta di due ambienti distinti ma comunicanti, una sala di accoglienza per i penitenti e ben nove stanze confessionali.

E potrà salire sulla “Scala Santa” copia dell’originale che si trova a Roma prospiciente la Basilica di San Giovanni in Laterano, simbolo della passione di Gesù che, flagellato, la percorre lungo il cammino delle Via Crucis.

Inoltre, potrà ammirare sulla scabrosa parete di roccia i gruppi bronzei di angeli che circondano l’immagine della “Madonna della Corona”.

Da ultimo, ammirando il panorama che sia affaccia alla vista, si può ben capire quale immenso patrimonio naturale si ha di fronte e quale respiro può offrire alla nostra distratta vita una visione che mette insieme storia, arte, bellezza, in un insieme di valori.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)