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Anniversari

Per i 200 anni dalla nascita

Giuseppe Verdi

un anno dedicato al grande musicista e patriota
(seconda puntata)

L’800, il secolo di Verdi, segna traguardi importanti nella vita del vecchio continente e del mondo in genere.

Nel 1851 apre a Parigi con grande clamore l’Esposizione Universale tesa a mostrare al mondo le conquiste industriali e culturali dell’epoca, accolte con fervore e compiacimenti da parte di larghi strati di popolazione.

Giuseppe Verdi debutta (1851-1853) con le sue tre opere più famose: Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata. “La donna è mobile” storia di una vendetta; “Vedi! Le fosche notturne spoglie” zingari tra gioco e amore; “Libiam né lieti calici” ebrezza e tragedia….sono tutti storie superbamente musicate dal Maestro di Busseto e il delirio degli spettatori decreta successi senza pari. Parleremo dei melodrammi nelle prossime puntate. Ora torniamo all’800.

Sempre a Parigi, si aggira un buontempone: tutti conoscono le sue “Storie” amorose, è il principe Charles Joseph de Ligne, un belga di nascita, già al servizio dell’Imperatore Giuseppe II d’Austria del quale fu ambasciatore presso le corti europee, laddove, appunto, molte delle nobile donne furono folgorate dal fascino e dall’intelligenza del principe.

Alla comoda vita di corte si contrappone la scienza che decreta lo stato della montagna più alta del mondo. L’Istituto Geodetico inglese a seguito di un sopralluogo nelle montagne dell’Himalaya scopre che il Peak XV misura 8839,8 metri s.l.m. e dunque era la montagna più alta del mondo.
Il precedente nome “Dea Madre della Terra” con il quale i tibetani chiamavano il Peak XV, cambio in “Everest” in onore dell’ufficiale che aveva rilevato l’esatta altezza della cima.

Frattanto, in nostro Verdi marcia spedito con i suoi lavori che sono accolti fuori dei confini della patria. Nel 1861, anno in cui fu eletto nel Parlamento Italiano, si reca in Russia per il debutto dell’opera “La forza del destino”, e al Cairo per la prima dell’Aida in cui si celebra la vittoria dell’Egitto sugli Etiopi. Nel 1874 ecco il debutto a Milano in Onore di Alessandro Manzoni, con “Messa da Requiem”; e nell’87 con il Fastaff.

L’arte non occupa tutto lo spazio della vita e non impedisce il cammino delle altre virtuose opere dell’uomo. Nel 1869 si inaugura il Canale di Suez che abbrevia il percorso alle navi dal mediterraneo e l’oriente e viceversa, ed elimina il lungo itinerario della circumnavigazione dell’Africa, con grande beneficio dei commerci internazionali.

   

In quegli anni un altro italiano si affaccia alla ribalta dell’arte: grazie al grammofono, in auge, le canzoni cantate dal tenore Enrico Caruso invadono migliaia di case di tutto il mondo.

Dopo il debutto al Teatro Nuovo di Napoli e la calorosa accoglienza del pubblico milanese, il grande tenore entra nel firmamento internazionale: Trasferitosi a New York fa del Metropolitan il suo riferimento.

1849, uno scozzese fa parlare di se: David Livingstone effettua esplorazioni nelle regioni interne dell’Africa, scopre le cascate Vittoria e il lago Ngami. Non pago intraprende la ricerca della indecifrabile sorgente del Nilo.

Siamo alla fine del secolo. Un testardo barone, de Coubertin organizza le Moderne Olimpiadi
Sportive, dimenticate da secoli. Vi partecipano solo uomini, ma molte campionesse donne si affacciano all’orizzonte.

Che fine ha fatto Verdi?

Nel 1899 finanzia la Casa di Riposo per musicisti ridotti in povertà. Muore il 27 gennaio del 1901 avendo a pieno partecipato alla vita di un secolo intenso: nel ’40 escono in edizione definitiva I Promessi Sposi del Manzoni; nel ’49 si forma a Roma il triumvirato Mazzini, Armellini, Saffi, nel ’62 Pasteur imputa a microorganismi le malattie correnti; Firenze diviene Capitale d’Italia; nel 1876 Ott0 inventa il motore a combustione; nel 1898 Pelizza da Volpedo dipinge il Quarto Stato.

L’accelerazione imprime un nuovo ritmo allo sviluppo sociale e politico del Paese Italia e del Continente Europa.

Fine della seconda puntata
Continua la prossima settimana
con uno sguardo alle opere del M° Verdi


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)