f

arte

Auditorium San Fedele – Milano

Artefilm

Conferenze e documentari d’arte a cura di Andrea Dall’Asta SJ
con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali

Intenso il calendario del Centro Culturale San Fedele di Milano. È imminente l’inizio di Artefilm, una serie di conferenze e di documentari d’arte che intende esplorare attraverso la forma cinematografica i significati delle opere d’arte, a partire dai grandi autori.

Vi proponiamo di seguito un calendario, che spazia dal 14 maggio al 4 giugno, imperniato sui seguanti argomenti: Rubens, Canova, Riconoscere i santi, il Duomo di Siena.

Rubens - Lo spirito della pittura fiamminga. Produttore: Cinehollywood, 2010 Durata: 50’.
Martedì 14 maggio, ore 18.15, con Andrea Dall’Asta SJ.

Pieter Paul Rubens, uno dei maggiori maestri fiamminghi, ha dominato la scena artistica della prima metà del XVII secolo. Il suo soggiorno in Italia rappresenta una tappa fondamentale della sua carriera. Opera a Venezia, Genova, Roma e Mantova, ispirandosi all’antichità da un lato e alla grande arte italiana del Cinquecento, in particolare quella veneziana di Tiziano, Veronese e Tintoretto nonché alla pittura bolognese dei Carracci dall’altro.

Pittore particolarmente fecondo e creatore di una delle botteghe artistiche più importanti dell’epoca, è tra i maggiori diffusori di quella che viene considerata l’arte barocca, ottenendo tra le maggiori commissioni da parte delle corti cattoliche europee di Madrid, Roma…

Nelle sue opere prevale la complessità e il dinamismo compositivi, la policentricità, l’intrecciarsi continuo di motivi e linee di forze, la pienezza rigogliosa delle forme, lo splendore e la vivacità dei colori e uno straordinario virtuosismo tecnico.

In Rubens l’esuberanza barocca raggiunge vertici impensati nel modellato dei corpi, nella bellezza della resa dei tessuti, nel superamento della dicotomia tra carne e spirito, tra sacro e profano.

Pittore di profonda ispirazione religiosa è fortemente influenzato dalla spiritualità della Compagnia di Gesù.

Canova - Cantore della bellezza eterna. Produttore: Cinehollywood, 2009 Durata: 60’.
Martedì 28 maggio, ore 18.15, con Matteo Galbiati

L’opera di Antonio Canova ha un fascino eterno, che fa di lui non solo il più grande scultore neoclassico, ma uno dei più grandi maestri di tutti i tempi.

Il primo filmato propone un viaggio nel luoghi del Canova, in particolare nel Tempio e nella Gipsoteca di Possagno, suo paese natale, ripercorrendo la vita e la produzione artistica dello scultore. Il secondo filmato è dedicato a una delle sue opere più famose e ammirate: Amore e Psiche giacenti , ispirata al celebre racconto dell’autore latino Apuleio.

Se forse non è la più grande opera del Canova è certamente quella in cui sa esprimere ed esaltare meglio i canoni della bellezza neoclassica. Scolpita in marmo bianco, è un esempio straordinario di come ricerchi l’effetto della lucentezza, della levigatura del marmo, nella finezza e leggerezza del modellato.

Canova ha il grande merito, più di qualsiasi altro scultore dell’epoca, di far rivivere, nelle sue opere, l’antica purezza della bellezza della statuaria greca, ma soprattutto la grazia, superando la sensualità e l’esuberanza rococò.

Solo attraverso il controllo della ragione, in un’idealità che solo l’artista può raggiungere evitando le violente passioni e i gesti esasperati, Canova tende a quell’armonia e a quel rigore compositivo che diventeranno i canoni del classicismo neoclassico.

Riconoscere i Santi - Duomo di Siena, 1220-1370
Martedì 28 maggio, ore 18.15, con Giovanni Morale

Attraverso esempi di arte antica, saranno commentate le immagini di alcuni testimoni della fede cristiana, come santi e patroni, mettendo in evidenza gli elementi iconografici che ne permettono la riconoscibilità. In che modo è avvenuta l’elaborazione della loro immagine? Come questa è stata tramandata nella tradizione popolare?

In questo modo, san Martino può essere rappresentato nelle vesti di un giovane o di un vecchio barbuto, anche se alcuni elementi restano costanti. Sant’Ambrogio è riconoscibile dalla presenza di un alveare e dai flagelli, mentre san Nicola è sempre caratterizzato da tre borse e da tre bambini, san Biagio da un pettine da cardatore...

Partendo da un breve percorso iconologico, nell’accezione della celebre formulazione che ne diede Erwin Panofsky (in Studi di iconologia, 1939), si prenderanno le mosse dalle caratteristiche iconografiche dei santi, al fine di esaminarne gli aspetti in rapporto allo stile, alle richieste della committenza, alla cultura in cui le iconografie sono elaborate.

Secondo Panofsky, infatti, l’iconologia doveva rappresentare uno sviluppo, uno sbocco più completo e perfezionato dell’iconografia, allo stesso modo in cui l’astronomia, grazie alla razionalità dei suoi strumenti, aveva preso il posto dell’antica astrologia.

Il Duomo di Siena - ( 1220-1370) Patrimonio dell’Umanità – produzione cinehollywood – 30’
Martedì 4 giugno, ore 18.15, con Andrea Dall’Asta SJ.

Il Duomo di Siena, dedicato a santa Maria Assunta, rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura gotica italiana.

La particolare storia della sua costruzione, iniziata negli ultimi decennidel XII secolo e terminata in pieno XIV secolo, anche se il grandioso progetto di ampliamento rimase solo allo stato iniziale, evidenzia in modo drammatico la rivalità tra Siena e Firenze che si concluderà con la sconfitta senese.

La facciata è forse la parte più originale della costruzione, soprattutto nella parte inferiore, opera romanico gotica di Giovanni Pisano che ne curò anche la decorazione oltre che la realizzazione dello splendido pulpito dell’interno. La parte superiore in gotico fiorito è invece opera di Camaino di Crescentino, figlio del più famoso Tino da Camaino.

Relativamente all’interno della Cattedrale, di eccezionale importanza è la celebre Maestà di Duccio di Boninsegna, un tempo collocata sull’altare maggiore e oggi conservata nel museo dell’Opera del Duomo. Purtroppo smembrata nel XVIII secolo è oggi solo parzialmente ricomposta.

Alcune tavole sono infatti conservate nei maggiori musei di tutto il mondo. Altra opera eccezionale è il pavimento a commessi marmorei, opera unica nell’arte italiana per ricchezza di inventiva, vastità e importanza degli artisti che vi hanno lavorato, come Domenico Beccafumi o Francesco di Giorgio o ancora Pinturicchio.

Le immagini: Rubens, La caduta di Fetonte, 1605, olio su tela, 98,4x131,2 cm, National Gallery of Art, Washington - Antonio Canova, Amore e Psiche, 1788-1793, marmo, 155 cm, Musée du Louvre, Parigi - Piero del Pollaiuolo, Altare dei tre santi, 1467-1468, tempera su legno, 172x179 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze – Il Duomo di Siena.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)