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Fotografia

MC2 Gallery, Milano

Roberto Kusterle

Segni di Pietra

Esseri umani pietrificati, corpi marmorizzati, quasi carne i sassi.
Una visione onirica di ritorno ad una auspicata
fusione tra Uomo e Natura.


   


Roberto Kusterle, Gorizia classe ’48, torna ad esporre , fino al 26 luglio, a Milano nella nuova sede della mc2gallery con la serie “Segni di Pietra” a cura di Claudio Composti. Kusterle attraverso i suoi scatti ci narra ancora una volta la sua visione antropomorfica della natura. Una visione onirica di ritorno ad una auspicata fusione tra Uomo e Natura che da troppo tempo abbiamo scordato. Serie per la quale è stato premiato l'anno scorso con il Premio Spilimbergo, insieme a Giovanni Gastel. Kusterle mostra esseri umani pietrificati, marmorizzando i corpi e rendendo quasi carne la pietra.

   


Uno scambio simbiotico che rende l'Uomo parte di quella Natura che da sempre cerca di dominare, lasciando in essa tracce e segni di un passaggio come prova del suo esistere. Monito alle generazioni future che, a partire dai murales nelle caverne di Lascaux, (Francia) mostrano il bisogno dell'Uomo di comunicare e narrare la propria Storia, fino a imprimere nella pietra il proprio segno: una impronta, una forma, un disegno, un geroglifico, un alfabeto per raccontare la propria storia di uomini di questo Mondo. Oggi come allora, un tentativo di lasciare un segno (di pietra) in questo passaggio breve e misterioso che si chiama Vita.

   


La mostra di Roberto Kusterle inaugura in occasione della contemporanea mostra: “Wunderkammer - camera delle meraviglie contemporanee” a cura del belga Antonio Nardone durante la 55ma Biennale di Venezia,a Palazzo Widmann, fino a fine Settembre 2013, collettiva in cui sono presenti anche opere di artisti internazionali come Wim Delvoye e Jan Fabre.

   


   



Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)