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Costume e societÀ

letter@perta
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manifesto elettorale

di Dante Fasciolo


Hai fatto bella mostra di te,
impiastricciato di ruvida colla, per poche ore;
ti hanno guardato poche persone e di sfuggita,
ed ecco che già ti hanno coperto
con un altro sventurato compagno;
e ancora uno, e uno ancora…
e ti senti soffocare.

Vorresti uscire, respirare un po’,
dire che hai ancora qualcosa da mostrare,
ma non puoi liberarti dalla morsa degli altri
che ti stringono con tenacia,
e tu stesso non molli la presa
per non precipitare in basso accartocciato,
ora che la colla ha perso il suo potere.

Un leggiadro refolo s’insinua tra liberi interstizi,
spazi sparsi lungo i tuoi confini,
e da respiro al tuo desiderio di libertà,
mentre s’agita la speranza
e tumulti scuotono il labirinto entro il quale
ti hanno cacciato promettendo
onori e successo.

A nessuno sia negata una risurrezione…
Una mano anonima e invisibile,
come un richiamo di lontana memoria
o di un sussulto dell’anima a lungo mortificata,
strappa con ardimento brandelli di carta
e apre ferite profonde
piagate dall’esile eco del tempo.

Ecco, sei tornato alla luce,
una parte di te può ancora, in qualche modo,
brillare al sole, occhieggiare la strada,
la mutilazione ti appare meno dolorosa
poiché condivisa con altri,
e simultaneo il tuo nuovo volto
si appaia ai molti, al pari sfregiati.

Emergono dal bianco macchie colorate,
i rossi e i blu la fanno da padroni,
spezzano, coprono, circondano, confondono
frasi mozzate senza senso,
consonanti e vocali intrecciano immagini nuove:
sbiadite e colme di tenerezza, implorano ora
un perdono per le bugie e gli inganni originali.

Dante Fasciolo


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)