Piccoli grandi musei
Museo Universitario D’Annunzio – Chieti
Tartarughe tra Arte
e Scienza
di Alessandro Gentili
“una cosa bella è una gioia per sempre”
Si è inaugurato di recente, accompagnato da una opportuna pubblicazione di èDicola Editrice a cura di Maria del Cimmuto, un museo dedicato alla Tartaruga, dal titolo “Tartarughe tra arte e scienze”.
Animale simbolo di prudenza, lentezza e fierezza, qui ritratto da grandi artisti che, sollecitati dalla signora Teresita Olivares Paglione, hanno espresso la loro interpretazione verso questo animale, artistico, in certo qual modo, di per se.
L’idea del museo nasce dunque dalla collezione della Olivares - violoncellista di origine colombiana - che il marito Alfredo Paglione ha affidata all’Università chietina.
“Si tratta di una raccolta davvero unica nel suo genere - scrive il direttore del Museo Luigi Capasso – 301 oggetti, per la maggior parte opere d’arte di artisti contemporanei variamente famosi e subordinatamente oggetti etnografici raccolti in varie parti del mondo”.
“Accettare questa particolarissima donazione, che per altro ha incrementato notevolmente anche il valore materiale delle collezioni del nostro museo (soprattutto per le elevate quotazioni proprie di taluni esemplari legati ad artisti del calibro di Fontana e Sassu, ma anche di tanti altri), non è stata solo una sfida in termini di genere di beni culturali che determinano il nostro patrimonio, ma anche in termini di fruibilità e godimento dei beni stessi”
Per questa rubrica che fa della bellezza la sua cifra dominante, occuparsi di un museo dedicato al un animale che è “comparso sulla Terra – ce lo ricordano Nicoletta Di Francesco e Luciano Di Tizio in un saggio presente nel volume citato – più o meno nell’aspetto in cui tuttora lo conosciamo, già nel Triassico superiore, vale a dire circa 200 milioni di anni fa” significa in primo luogo testimoniare la bellezza nella variegata gamma della vita animale e vegetale del nostro pianeta.
La tartaruga, infatti, è stata protagonista nella mitologia e nella religione, nelle credenze popolari e nelle favole che echeggiano le culture del mondo.
Il volume della collezione contiene una breve biografia della Signora Olivares, sulla quale non ci soffermiamo per un sentimento di rispetto, ma non possiamo sottrarci dal ricordare che per lei hanno scritto poesie Alfredo Tradigo, Giulio Mandurini, Sandro Boccarci, Enzo Fabiani… presenti nel volume unitamente ad un poetico saggio della memoria di Giovanni Gazzaneo: “La tartaruga, fondamento del cosmo, garanzia di stabilità, forza nascosta e non violenta a fronte id ogni attacco, corazza inviolabile per i mali e gli strali della vita,ponte tra cielo e terra, ordine immutabile e insieme semplice e mite. Teresita era tutto questo, lei, la signora delle tartarughe”.
Foto delle opere- (foto di Teresita Olivares Paglion ) - nell’ordine:
Aligi Sassu, Bruno Caruso, Valeriano Trubbiani, Sebastian Matta, Lucio Trojano.