f



arte

niArt Gallery, Ravenna

Felice Nittolo

di Eva Mari

Il giorno dopo la rinascita. Dopo l'installazione dell'Apocalisse l'artista ha riempito tutto lo spazio della galleria con un prato disseminato da fiori sul quale il visitatore puo' camminare scalzo e assorbire l'energia della terra

È l’alba del 22 dicembre 2012. Non è successo nulla di quanto si temesse.

Felice Nittolo dall'installazione dell'apocalisse è passato alla Rinascita, come aveva promesso, esorcizzando la fine del mondo.

Ha riempito tutto lo spazio della galleria con un prato disseminato da fiori.

L'artista ci fa camminare su questo prato fiorito per assorbire dalla terra l'energia necessaria a proseguire il cammino in questo mondo intrinseco di complicanze.

Questo è quello che abbiamo trovato nella sede dell'associazione culturale niArt Gallery.

Un tempo, superbamente ed erroneamente, credevamo la terra al centro dell’Universo e abitata da esseri viventi simili a un Dio-artista che aveva plasmato un pugno di argilla a sua immagine e somiglianza; contento della sua creatura gli faceva i doni più belli: i colori più brillanti, le forme viventi più diverse, il mare e le stelle. Bastava affidarci a questa consapevolezza per vivere insieme alle altre creature in pace e armonia.

Invece ci siamo dati alla più illogica ed irrazionale distruzione di quanto c’era stato donato.

   

Presi da sensi di colpa abbiamo trepidato per noi e per i nostri figli ma immancabilmente riprenderemo le cattive maniere di sempre comportandoci come quei vermi che mangiano la mela in cui sono nati.

Il grido di dolore e di pietà, che si eleva alto dai messaggi di profeti inascoltati ed incompresi, rimane come un'eco che si spegne nell’indifferenza e nella rassegnazione.

Se la superstizione sulla fine del mondo non si è verificata, non significa dimenticare che le cessazioni della vita sulla terra non ci siano già state.

Chi deve rimarcare queste semplici verità se non gli artisti-profeti della contemporaneità?

Per ora godiamoci questo piccolo grande miracolo che la fantasia di Nittolo ha creato; mentre dalle teste squarciate dalle meteoriti nasce un fiore, sublimando nella visione di un prato fiorito, un inno di lode francescano rivolto a quel Dio che dopo il diluvio fece una promessa a Noè: “Mai più!”

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)