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Fotografia

Frassinagodiciotto - bologna

Ferdinando Scianna
e Gian Paolo Barbieri

SUЯREAL - Tra Realtà e Immaginazione

Dal teatro del reale di Scianna al teatro dell'illusione di Gian Paolo Barbieri, il fotografo che ha saputo trasmettere il mondo della moda attraverso immagini artificiosamente perfette

Artistocratic, la galleria on line di fotografia d’autore, presenta per il quarto anno a Bologna l’evento Off in occasione di Arte Fiera 2013.

In occasione della bipersonale SUЯREAL – Tra Realtà e Immaginazione, in mostra a Frassinagodiciotto – fino al 3 febbraio 2013 – Artistocratic conferma anche offline la sua articolata proposta di fotografia d'autore. Su www.artistocratic.com sono oltre 90 i fotografi e 500 le opere dagli artisti contemporanei ai maestri del ‘900. La galleria on line rappresenta sempre di più un canale innovativo per giovani e per esperti collezionisti che vogliono arricchire la loro ricerca di opportunità di investimento nel mondo della fotografia d’arte con uno strumento efficiente e ricco di contenuti.

   

La mostra SUЯREAL – Tra Realtà e Immaginazione vede come protagonisti due maestri della fotografia italiana, Ferdinando Scianna e Gian Paolo Barbieri. Dopo l'esposizione alla Bourse de Commerce di Parigi durante la settimana dell'arte, Artistocratic propone ai collezionisti e agli amanti della fotografia d’arte le opere che raffigurano la realtà in bianco e nero della Sicilia di Ferdinando Scianna a confronto con le immagini di moda, colte dagli scatti di Gian Paolo Barbieri, realizzate all’interno di scenari onirici e surreali.

La mostra SUЯREAL, realizzata con il contributo di Unipol Banca, apre al pubblico all'interno degli spazi, anch’essi surreali di Frassinagodiciotto, dove il mix di architettura e design creano la perfetta mis-en-scène dell'esposizione “tra realtà e immaginazione”.

La realtà è quella di Ferdinando Scianna, il primo fotografo italiano a entrare nella prestigiosa agenzia Magnum Photos e vincitore del Premio Nadar per il libro “Feste religiose in Sicilia”, il ritratto della Sicilia delle feste religiose profondamente radicate nella tradizione dell’isola, dove Scianna si ritrova sbalordito in mezzo a impressionanti pellegrinaggi, come quello per i santi Alfio, Cirino e Filadelfo al santuario di Tre Castagni o a Baucina, dove si celebra un'interminabile notturna processione, per la miracolosa Santa Fortunata. E in tanti altri paesi siciliani, tra riti splendidi e intensi. La fotografia è lo strumento ideale per raccontare la realtà e le parole di Leonardo Sciascia descrivono l'identità di reporter di Ferdinando Scianna “È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e - in definitiva - al suo stile.” L’impronta di fotoreporter è sempre presente nell'arte di Scianna anche quando per la prima volta, quasi inaspettatamente, si trova a essere fotografo di moda negli scatti che raffigurano Marpessa, modella e musa ispiratrice della prima campagna pubblicitaria di Dolce&Gabbana che porta la sua firma.

   

Nasce una nuova e rivoluzionaria fotografia di moda: Scianna “mette” la modella nel contesto della vita, all'inizio “con un certo senso di colpa”, perché questo modifica la realtà, poi però si accorge che così facendo si creano nuove storie che possono essere raccontate attraverso il suo reportage. Scianna diventa quindi interprete di una “fotografia di moda come una specie di metateatro della fotografia di reportage”.

Dal teatro del reale di Scianna al teatro dell’illusione nell'opera di Gian Paolo Barbieri, il fotografo che ha saputo trasmettere con elegante originalità il mondo della moda, attraverso immagini raffinatissime e artificiosamente perfette. L’artista che ha ‘messo il mondo in posa’, il fotografo dei grandi stilisti, da Valentino ad Armani, da Versace a Ferré che ha saputo creare, fin dagli anni Sessanta, la giusta liaison tra moda e arte contemporanea.

   

Artistocratic propone in mostra un'inedita selezione di scatti vintage del 1969 per un servizio di Valentino. Si svela una Audrey Hepburn “al naturale”, come sempre sorridente e ironica, avvolta in un seducente vestito di raso nero o mentre indossa un particolare abito bianco. Poi le foto per Vogue degli anni Settanta (Barbieri ha realizzato la prima copertina di Vogue Italia nel 1965), dove modelle diventano attrici in luoghi quasi surreali, sia con l’uso del bianco e nero che con colori pop.

   

L'arte di Barbieri è perfettamente descritta dalle parole di Anna Piaggi, grande giornalista di moda e “icona dell'irriverenza estetica” - come l'ha definita Vogue. “Gian Paolo Barbieri come un artista-artigiano del Rinascimento? In realtà la sua fotografia di moda, soprattutto negli anni '70, ha la struttura e il perfezionismo, la ricostruzione maniacale dei dettagli e la grandeur di un'opera classica, a tratti...leonardesca! […] Il percorso di Barbieri si svolge seguendo idealmente due diverse storie. Da una parte, forse più cinematografica, in una vera galleria di beauty pictures […] Dall'altra un Barbieri teatrale: i sets, le locations senza confini. Vere o ricostruite, con immagini da Big Productions, ma anche da geniale artigiano. […] Ed ecco che il suo continuo gioco di effetti speciali, cinematografici, ma soprattutto pittorici, fa pensare a Edward Hopper, a Matisse... E l'Artificiale prevale, con ironia, sul Naturale”.

      


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