Ambiente
Temi per il prossimo governo
Primarie culturali Fai
di Eva Mari
Un nuovo neologismo si è insinuato nel nostro comune linguaggio. E se fino a pochi mesi fa l’uso era indissolubilmente legato alla politica, oggi sta entrando nel linguaggio comune quotidiano e si insinua in modo pratico nei gangli più impensati della società quasi ad occupare un ruolo da esorcista... e contribuire a sviare, se non proprio a nascondere, realtà scomode.
Così non è per il recente lancio delle Primarie Culturali del Fai, che vuole richiamare l’attenzione sull’arte, il paesaggio, la struttura dei nostri centri storici, l’ambiente in generale e di quanto altro merita di essere conservato e potenziato nel nostro paese, tanto ricco quanto ahimè bistrattato.
C’è tempo fino al 28 gennaio per votare online sul sito www.primariedellacultura.it.
Ognuno può votare ciò che ritiene prioritario sottoporre ai futuri governati assegnando tre preferenze tra le quindici indicate dal Fai, che chiama a testimoniare alcuni dei Grandi personaggi che caratterizzano il genio italiano di tutti i tempi: Leonardo, Dante, Giotto, Verdi, Fellini, ovvero, la Scienza, la Letteratura, l’Arte, la Musica, lo Spettacolo.
Quello che si chiede ai futuri parlamentari l’impegno a garantire almeno l’1% delle risorse finanziarie pubbliche alle tematiche culturali (oggi questo impegno è vergognoso O,19%).
E fra tanto continuiamo a consumare suolo con inarrestabile mortificazione cementizia e rattoppiamo gli ambienti dopo gli innumerevoli disastri annunciati; blocchiamo lo svilutto del turismo con inenarrabili burocrazia; teniamo ferme nei cassetti di buontemponi ed ignoranti Alti Dirigenti programmi per incentivare le arti nelle più variegate forme; assistiamo ad una indifferente e superficiale valutazione delle opportunità da parte dei politici, platealmente rappresentati da un Ministro che stravolgendo impegno, dovere e sensibilità sociale afferma: “...con la cultura non si mangia...”