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Bella Italia

Valle dei Templi
di Agrigento

di Gigi Oliviero

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Weekend  

Valle dei templi - Agrigento

Passeggiare tra la storia

di Federica Fasciolo

Quando si aprono gli occhi e ciò che si vede fa sentire come se in realtà fossero ancora chiusi. Quando ci si accorge, invece, che ciò che si ha di fronte non è un sogno, ma qualcosa di concreto, reale, e quasi ci si sorprende... perché si ha di fronte una storia talmente grande da potersi davvero mostrare a noi come si mostrava a chi l’ha vissuta.

Può essere questa la sensazione che si prova passeggiando per la Valle dei Templi, il nucleo originale della città di Agrigento. Spostandosi tra un monumento e l’altro, si rimane abbagliati dalla bellezza delle composizioni che continuano a mantenere classe, eleganza perfetta ed equilibrio. Caratteristiche che hanno reso immortale la loro storia.

È curioso però, come il loro fascino non risieda solo nell’aspetto: è inevitabile, infatti, tentare di immaginare come tutto ciò potesse apparire quando ancora non li si considerava “monumenti”, quanto luoghi di vita comune. Quando le case che si potevano osservare in lontananza non erano quelle di oggi, ma quelle del passato... quando questi luoghi erano davvero inseriti nel loro tempo e venivano non solo visitati, ma vissuti. Chi camminava per quelle stesse strade che oggi siamo noi a percorrere? Banale chiederselo, probabilmente, ma sempre affascinante... perché chi si muoveva tra quei templi aveva un motivo per farlo, uno scopo da raggiungere lì. E questo ci riporta alle tradizioni, alla cultura, di un’immensa popolazione, non nel numero, quanto nel valore storico.

   

Il tempio della concordia, molto ben conservato, rappresenta appieno l’idea della tipica impostazione greca, con una costruzione imponente e delicata allo stesso tempo. Quello di Giunone, che non ha resistito altrettanto bene allo scorrere del tempo (nonostante i due edifici siano stati costruiti entrambi nella seconda metà del V secolo a.C), crea un’atmosfera capace di far sentire davvero lo scorrere dei millenni che ci separano da quando era al suo massimo splendore… le colonne smozzate si perdono nel cielo, gli occhi devono essere aiutati dall’immaginazione per cercare di ricomporre le forme... e non importa se lo si fa nel modo giusto o sbagliato, è già il tentativo in sé ad appassionare ancora di più chi lo visita.

Anche al di fuori della Valle dei Templi, tra le vie di Agrigento, la storia si fa sentire, viva. Numerosissime le chiese – quella di San Lorenzo una delle più importanti – i monasteri, i palazzi nobiliari, la cattedrale di San Gerlando, le varie porte storiche... tutto all’interno del centro della città, cuore ricco.

   

Ma le sorprese non finiscono qui. Oltre alle creazioni dell’uomo, sono, infatti, anche gli spettacoli regalati dalla natura a fare di questo un luogo speciale: esempio significativo, la cosiddetta Scala dei Turchi, una parete rocciosa che si erge a picco sul mare. La sua forma, unita al colore bianco puro, la rende assolutamente spettacolare. Si può osservarla dalla spiaggia o addirittura percorrerla, almeno in parte.

Tra storia e natura, Agrigento è certamente da aggiungere alla lista dei luoghi da visitare assolutamente almeno una volta... anche se una simile bellezza spinge a voler tornare anche chi ci è già stato.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)