f

Humour - tempi... moderni?

Milioni di milioni

di Giuseppe Sanchioni

Purtroppo non ha nevicato, ma in compenso ha piovuto molto a Roma e quindi le buche sono ora milioni di milioni.

Ora penserete che ci avanzano un bel po' di buche! E invece alcune indiscrezioni giornalistiche dicono che ci avanzano dei filobus.

Per dimenticare quanto sopra, e per migliorare la mia cultura di base, tutte le sere leggo una pagina del dizionario. Ieri sera ero alla lettera H (una delle più impegnative). Leggo:

Hovercraft = veicolo che, leggermente sollevato dalla superficie del terreno o dell'acqua da potenti getti d'aria, viene mosso da eliche e timoni aerei.

Ci dormo su ed ecco l'idea da girare (gratis, tranquilli non è brevettata) a chi di dovere: il baratto.

Diamo a Londra i nostri filobus e prendiamoci i loro hovercraft che sono stati soppiantati dall'Eurotunnel sotto la Manica.

Ma, direte voi, i nostri filobus non hanno la guida a destra.

Ma, dico io, hanno i meccanici (specialmente quelli di Formula 1): ci penseranno loro.

Ma, direte voi, e con i conducenti come la mettiamo?

Ma, dico io, se uno è riuscito a guidare un bus lungo 18 metri nel traffico di Roma non può avere problemi con un hovercraft!

Ma, direte voi, non hanno il volante a sinistra e le porte a destra.

Già, questo è un bel problema.

Peccato, con l'hovercraft delle buche nun ce ne poteva fregà de meno!


Humour - Cronache cittadine  

Storia amena e impossibile
di un ciliegio di Mazara del Vallo

di Alessandro Gentili

Le cronache che propone la trasmissione Voyager sembrano un giochetto da ragazzi a confronto di quanto ha raccontato la signora Adelina Boccassini, originaria dell’Irpinia ma trasferitasi in Aspromonte poco dopo il matrimonio naufragato due anni dopo nel mar Ionio dove il marito, Pino Scalzi, trovò paurosa morte durante una tempesta tropicale abbattutasi sul litorale calabro tra le sei e le sei e trenta pomeridiane di un afoso pomeriggio d’estate mentre i bagnanti crogiolati al sole fuggivano disperati sulle alture della Sila, luogo ameno e assai tristemente famoso durante gli anni dei rapimenti e tutt’oggi in prima pagina trattando fatti di ‘ndrangheta.

Adelina Boccassini e i suoi due figli, avuti dal Pino Scalzi, di cui tra un mese ricorrere il ventennale della morte, emigrarono quindi in Sicilia verso Mazara del Vallo dove trovarono stabile occupazione nelle barche addette alla pesca.

Oggi uno dei due figli, Sandrino Scalzi, è proprietario legittimo di un piccolo peschereccio adibito alla pesca di paranza, mentre il fratello, Pinuccio, ha più volte tentato la scalata nel giro malavitoso locale.

Adelina è impiegata al porto di Mazara come consulente nell’ufficio smistamento del pesce ed in breve è riuscita ad ottenere il rispetto degli uomini locali.

Adelina Boccassini ha rilasciato un’intervista al giornale locale “Le onde” nella quale ha testè dichiarato:

“Voglio qui raccontare un increscioso fatto avvenutosi nel mio giardino in località Pescosolido situato sulle alture di Mazara, dove abito con i miei amatissimi figli avuti dal mio mai dimenticato marito. Sono certa che quanto sto per raccontare non verrà creduto da nessuno ma poiché sono certa di aver visto ciò che ho visto ed udito ciò che ho udito, debbo comunque raccontare.
E il racconto è questo: che cioè la sera prima di ieri sera un ciliegio si è mosso, camminava, cioè, ed intonava il Và Pensiero. Si è mosso in direzione di un altro ciliegio poco distante e lì si è fermato. Adesso i due ciliegi sono vicini e i rami si muovono e si toccano, proprio come fossero un maschio e una femmina. Non voglio essere presa per matta e non lo sono, onoro la memoria del mio povero marito e tiro su due figli maschi. Uno va bene e l’altro un po’ meno, ma sono sempre figli miei. Io il ciliegio l’ho visto e sentito. Sto bene in salute e il dottore mi assicura che camperò a lungo.”

La notizia ha attirato, come api sul miele, floricoltori da tutta la Sicilia.

Il ciliegio di Adelina Boccassini è orfano di entrambi i genitori e le suore della Beata Carità in Coma si sono proposte di adottarlo.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)