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Danza

Auditorium parco della musica - Roma

Equilibrio

Festival della nuova danza

nona edizione di Equilibrio dal 2 al 27 febbraio

di Federica Fasciolo

Equilibrio può essere definito un viaggio nella danza, uno spaccato della scena contemporanea internazionale.

Il programma di quest’anno prevede otto produzioni per tredici spettacoli. Ci saranno tre prime italiane e una prima assoluta, in più il Premio Equilibrio, confermando cosi la sua presenza tra gli spettacoli più importanti d’Europa, e questo si deve molto alla direzione artistica di Sidi Larbi che ha saputo introdurre negli anni tematiche ispirate all’ attualità.

   

L’inaugurazione del programma, affidata alla grande danzatrice Sylvie Guillem con uno spettacolo di Equilibrio per la prima volta nella Sala Santa Cecilia.

Segue Sidi Larbi con Puz/zle, coprodotto con la Fondazione Musica per Roma, composto da una pluralità di nazionalità presenti nella compagnia, il che conferisce un aspetto multiculturale al lavoro.

Oltre ad offrire spettacoli di grande impatto professionalità, il Premio Equilibrio vuole essere una occasione importante per i nuovi protagonisti della danza italiana, una mano tesa ai talenti sottolineata anche dal premio speciale per l’interprete nell’ambito del Premio per il miglior spettacolo.

   

Carlo Fuortes, Amministratore delegato di Musica per Roma, ha rilevato come si tratti “della nona edizione in dieci anni di vita dell’Auditorium e quindi della più antica rassegna nella giovane storia del Parco della Musica”.

E il curatore della rassegna, il coreografo e danzatore belga Sidi Larbi Cherkaoui ha così ha inteso descrivere la rassegna: “Questa edizione di Equilibrio presenta per il nono anno nove differenti progetti. Il numero nove è un numero al quale sono molto legato perché prelude al compimento della decina dando la sensazione di un ciclo che si sta per chiudere e che riapre nuove prospettive.

Si inizia con lo spettacolo di uno dei più grandi nomi della danza contemporanea, Sylvie Guillem che coniuga virtuosismo e contemporaneità, per lei sono state aperte per la prima volta alla danza le porte della Sala Santa Cecilia. Il secondo spettacolo Rayahzone è dei fratelli Thabet che partono dal circo e approdano alla danza contemporanea, artisti estremamente virtuosi nonostante uno dei due abbia perso la gamba e che rappresentano un’idea di danza più spirituale.

Il mio spettacolo Puz/zle è messo in scena da persone provenienti da diverse culture, pieno di caratteri diversi come un puzzle. Uno degli elementi dello spettacolo è la pietra che è alla base delle case, delle sculture, delle prigioni fino alle tombe, la pietra che ha una valenza simbolica fortissima. Uno dei tentativi di puzzle è la costruzione di una montagna a partire dalle sue pietre.

   

Lo spettacolo Fear an Desire è una vera e propria creazione in prima mondiale nato dall’incontro di gaia Saitta con Anne Stanzak, una passeggiata in quel mondo di teatro e danza aperto dall’esperienza di Pina Bausch. Dave St Pierre, campione della danza fisica contemporanea, provocatorio, esplosivo, con Creation 2012 esplora l’esperienza quotidiana del corpo tra attrazione e repulsione, tra sensuale e sessuale. Wim Vandekeibus, un coreografo belga molto influente presenta due opere: un classico della mia generazione e un’opera molto complessa che coinvolge il pubblico e prevede la presenza di danzatori, attori e un fotografo in scena.

La compagnia Peeping Tom i cui danzatori sono caratterizzati dalla tempra forte e dalle movenze particolari, presenta A Louer, un lavoro pieno di sensualità, divertimento e stupore. Infine il Premio Equilibrio da quest’anno diventa non solo una delle iniziative più importanti per i coreografi ma anche per i danzatori”. 

   

   

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)