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Pagine preziose

Rizzoli editore

Privilegium

Ora è il tempo della regola

I figli dei bancari ereditano il posto del padre. Le mogli dei ferrovieri viaggiano in treno gratis. I sindacalisti sono esentati dai contributi pensionistici. I docenti di religione guadagnano più di chi insegna matematica. Piccole cose?



Michele Ainis è tra i più noti costituzionalisti italiani. Insegna all’università di Roma Tre. Scrive sul “Corriere della Sera” e su “l’Espresso”. Ha pubblicato una ventina di saggi su temi politici e istituzionali (da ultimo L’assedio, 2011). Questo è il suo primo romanzo.

Tutt’altro: sono i segni rivelatori di una rete di privilegi e ingiustizie, in gran parte sommersa, che copre l’intero Paese. E ora che una fase politica della nostra storia si è chiusa e che ci accingiamo a raccogliere i cocci di un’Italia provata dalla crisi economica, la parola d’ordine è: sviluppo.

Ma non c’è sviluppo senza rilancio economico, e non c’è rilancio economico in un mercato prigioniero di mille corporazioni che vivono beatamente e pigramente delle proprie rendite di posizione. Notai, petrolieri, banchieri, farmacisti, commercialisti, assicuratori sono solo alcune delle lobby, ben rappresentate in Parlamento, alle quali paghiamo conti salatissimi imposti dai loro cartelli.

E che lo Stato foraggia con le nostre tasse, confezionando di volta in volta leggi su misura che ne garantiscono la legittimità e il benessere. Tanto che abbiamo in circolo 63.000 norme di deroga, con buona pace del principio di eguaglianza.

Uno schiaffo al merito, alla concorrenza, alla mobilità sociale: e infatti un italiano su due rimane intrappolato nel proprio ceto d’origine e dagli anni Ottanta la disuguaglianza sociale è cresciuta del 33%.

In questo libro documentato e appassionato, Michele Ainis individua il ganglio fondamentale su cui si gioca la prossima, decisiva, partita dell’Italia: liberarci dalla dittatura degli interessi privati per diventare un Paese dinamico e competitivo. Come? Grazie a una vera liberalizzazione, con leggi ferree e senza eccezioni.

Come scrive Ainis, “Non resta che la rivoluzione. Pacifica, ordinata; ma senza dispense né indulgenze, senza salvacondotti per i vecchi vassalli e valvassori. Di eccezioni, fin qui, ne abbiamo sperimentate troppe. Ora è il tempo della regola”.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)