f

Fotografia

con immagini e parole

Roberto Carnevali

si racconta e racconta

www.robertocarnevali.com: la scoperta di un fotografo: non occorre parlarne, basta osservare poche sue foto per penetrare nel suo mondo fatto di sensazioni, professionalità, arte…e poche righe per assecondare con le sue parole un itinerario che abbraccia uomini, animali, territorio e…poesia.

Sono un grande appassionato di fotografia paesaggistica e di montagna, in particolare di Dolomiti. Negli ultimi anni ho lavorato ad un progetto fotografico che potesse mostrare l’anima di queste montagne uniche. In particolare ritengo che le Dolomiti dell’Alta Val Pusteria siano tra le più pure ed evocative. Così ho concentrato su questo territorio la mia "attenzione" fotografica.

"Wonderland - Terra delle meraviglie" non vuole essere la semplice documentazione fotografica della montagna nella sua bellezza. La mia ricerca si spinge oltre, ed ha come obiettivo principale il mostrare la montagna come luogo privilegiato dove l’uomo incontra la creazione, la terra che gli è Madre e che lo accoglie.

Da questo incontro nasce nell’uomo la meraviglia, che lo porta a contemplare la montagna nella sua vera essenza. E’ un incontro personale che si svolge nel silenzio e che necessita di tempo e voglia di mettersi in gioco, ma che dona all’uomo una consapevolezza di sé superiore.

Le immagini sono così una serie di visioni in bianco e nero, che sondano ed esaltano l’essenza di questi luoghi. L’assenza del colore dona la giusta sensazione di atemporalità e di immutabilità. Così le montagne assurgono al ruolo di cattedrali di roccia: e l’uomo è un pellegrino, un esploratore che si inoltra in questa magica dimensione.

   

"Tot al me Mond!" è un progetto fotografico a cui lavoro dal 2005 legato alla terra e alle genti della mia amata Emilia. La pianura padana viene spesso vista come un territorio poco interessante, se paragonato alla bellissima e vicina Toscana. Così come il nostro Appennino è ben poca cosa in confronto a Dolomiti ed Alpi. Questo almeno è quanto il senso comune immagina e conosce della nostra Italia.

Ma per chi come me è nato e cresciuto in questo angolo sperduto di mondo lontano dai clamori e dalle attrazioni paesaggistiche conosciute all'esterno del nostro paese, gli elementi che ne determinano la bellezza sono ben altri. Poco importa se il nostro clima non è mitigato dal mare, o se l'aria non è frizzante e fresca come in montagna di primo mattino. Il freddo intenso e le nevicate fitte invernali, il caldo afoso e persistente della stagione estiva, le nebbie autunnali e primaverili, il clima perennemente umido fanno parte dell'Emilia. E sono cose che si insinuano pian piano nella mente del bambino, e ti accorgi da adulto che ormai fanno parte di te, e non potresti più farne a meno.

   

Portrait - Ritrarre una persona in modo adeguato è uno dei compiti più ardui a cui un fotografo può essere chiamato. Forse per qualcuno queste parole possono sembrare eccessive, in fondo tutti realizzano ritratti in continuazione: anzi ormai ha preso piede il concetto di ritratto rubato. Dipende molto dall'approccio che si ha e da quanto ci si propone di ottenere.

Per ritrarre una persona è necessario prima entrare in relazione con essa, trascorrere un po' di tempo a "studiarla", capire cosa ci intriga di essa. E' una fase che richiede tempo, empatia e doti più naturali ed umane che fotografiche. In questa fase la macchina fotografica non serve: la curiosità e la voglia di capirla invece sono fondamentali. In questa fase si forma l'immagine della persona dentro di me, che racconta non solo il suo aspetto fisico, ma soprattutto il suo carattere e la sua unicità. Questa è l'immagine che cercherò di fissare e che io chiamo ritratto.

Poi che si realizzi in un'inquadratura strettissima, in un mezzo busto o in un ritratto ambientato poco importa. Come sempre per raccontare bene qualcosa bisogna prima conoscerla. Questo è l'approccio che utilizzo che caratterizza ogni mio ritratto.

      

Wild Life è una galleria che raccoglie una selezione delle mie fotografie che hanno come soggetti gli animali nel regno naturale. Amo la natura e gli animali che la popolano, e mi piace riprenderli per quanto possibile nel loro ambiente. Anche se non mi considero un fotografo naturalista puro, per avvicinare gli animali selvatici è necessario conoscerne le abitudini e mettere in atto strategie non sempre semplici.

Questo genere di fotografia richiede tempo e pazienza. Non sempre gli animali si fidano da noi e si lasciano avvicinare: dipende in minima parte da loro e molto dal fotografo. Farsi accettare e ridurre il limite della distanza a cui tollerano la mia presenza è forse la parte più emozionante di questo gioco, più ancora che realizzare l'immagine stessa. La fotografia a questo punto diventa quasi la testimonianza di questa accoglienza, di questa concessione che essi ci hanno fatto, della fiducia ci hannoaccordato.

C'è un aspetto che desidero però evidenziare, perché è fondamentale mettere al primo posto il rispetto per le dinamiche naturali. Gesti e atteggiamenti apparentemente buoni ma inconsapevoli, possono avere conseguenze drammatiche e inattese sugli animali. Così ad esempio accarezzare un cucciolo di cervo incontrato in un bosco, ha il potere di condannarlo all'abbandono dei genitori che in essi fiuteranno l'odore umano. E' necessario sapere cosa è bene "non fare" con gli animali selvatici, per evitare di danneggiarne abitudini e habitat.

   

Urban Street & Candid è una galleria in cui sono raccolte immagini realizzate in luoghi e momenti differenti. Queste fotografie hanno come caratteristica comune quella di rappresentare un istante sfuggente di quotidianità che si è manifestata nel tempo davanti ai miei occhi. Parlo proprio di manifestazioni nel senso stretto, ovvero di situazioni che in un attimo si svolgono innanzi a me senza che io ne abbia il totale controllo.

Andare a caccia di street o di candid in fondo è proprio questo: uscire di casa per andare in un luogo, spegnere tutti i pensieri che ci girano nella testa e immergerci completamente nell'ambiente che ci circonda. Dopo un po', proprio come se restiamo di notte in un luogo completamente buio abbastanza a lungo, i nostri sensi iniziano a vedere, a sentire e captare la vita che ci scorre attorno.

E questo sentire cosa abbiamo intorno ci permette anche di prevedere con un certo anticipo cosa accadrà, o almeno di poter ipotizzare dove succederà qualcosa. Inizialmente può sembrare solo un gioco, ma poi si fa molto interessante ed è quasi incredibile scoprire cosa i nostri sensi sanno fare quando ci concentriamo ed affidiamo solo ad essi. Quello che vedete in questa galleria è una selezione di quello che è il mio modo di vivere e creare la fotografia di strada.

      


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)