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Arte

Galleria Blu –Milano

Il Senso e le Forme

Geometrie di Chadwick, estroflessioni di Bonalumi,anelli di Manzoni,
bocce nere di Fontana dei quaderni a muro di Verdi.

Il senso attraversa le forme in tutte le arti, facendosi nota in musica, tratto e colore in pittura, massa e volume in scultura, parola - pittografica, ideografica, alfabetica - in scrittura.

Così si è pensato di accostare le varie figure dell’emozione che questo senso abbraccia in un teatro incrociato di linguaggi e autori ben rappresentativi del moderno «farsi ambiente» dell’oggetto artistico e del convergervi di codici in passato rigidamente fissi.

Il senso attraversa il tempo e lo spazio, inseguendo orme etrusche nelle geometrie sincopate di Chadwick, dilatando la pittura in scultura nelle geodetiche estroflessioni di Bonalumi, evocando biaccate musiche atonali negli anelli achrome di Manzoni, riscrivendo unghiate cuneiformi nelle bocce nere di Fontana e negli inchiostri tra graffito e Gutenberg dei quaderni a muro di Verdi.

Il senso è liquido e permea tutte le forme, coagulandosi nel segno di ognuna e gettando verso chi guarda un ponte in cui si rispecchiano le identità di autore e fruitore.

Artisti presenti in mostra:

Vincenzo Agnetti, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Lynn Chadwick, Claudio Costa, Alik Cavaliere, Vincenzo Ferrari, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Piero Manzoni, Jason Martin, Sandro Martini, Bruno Munari, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Alessandro Verdi.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)