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Teatro

Anagni – FR

Teatro Medievale
e Rinascimentale


Ideato da Federico Doglio, quest’anno festeggia vent’anni di attività il più longevo Festival del Teatro Medievale italiano ed europeo, il Festival di Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni che per l’occasione, dal 24 agosto al 1 settembre offre a tutti gli appassionati un cartellone d’eccezione in grado di spaziare dalle letture di Michele Placido, ai Comici dell’Arte di Vanessa Gravina e Edoardo Siravo, dall’istrionico Gianfranco D’Angelo, al classico “Forza Venite Gente” di Michele Paulicelli, dall’interpretazione shakespeariana di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, alla sperimentazione di Consuelo Barilari.

“Sono l’utopia e la speranza”- dichiara il direttore artistico Giacomo Zito, presentando l’intero cartellone della ventesima edizione “ - a darci la forza di metterci in viaggio, e il viaggio è il comune denominatore degli spettacoli di questa ventesima edizione: reale, immaginario, simbolico, metafisico, il viaggio è quell’esperienza di scoperta del mondo esterno che al contempo è scoperta di se stessi e della propria natura, come ci è dato di scoprire attraverso le bizzarrie di Gianfranco D’Angelo che, ne Il Re sono io veste i panni dei più emblematici detentori del potere - tra cui l’anagnino papa Bonifacio VIII; attraverso l’immaginario Incontro a Valladolid del bardo inglese con Cervantes, realizzato in forma teatrale e insieme radiofonica da Consuelo Barilari; attraverso La dodicesima notte di Shakespeare interpretata da Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini; attraverso la preziosissima antologia cinematografica sull’ultraterreno viaggio dantesco che Massimo Cardillo offre al Festival; attraverso la picaresca avventura dei Comici dell’Arte ne I Tragici successi con Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo; attraverso la folgorante esperienza di Francesco d’Assisi in due diversi eventi: nell’ormai storico musical Forza Venite Gente di Michele Paulicelli, e in Laudado sii mio Signore, una vibrante partitura interpretativa di un ospite d’eccezione quale Michele Placido”.

Si tratta di ospiti d’eccezione per un festival che riesce a proporre una storia unica, in cui un’intera cittadina, patrimonio culturale e artistico del bel paese, si mette a disposizione dello spettatore per raccontare una Storia che ci appartiene e che – quotidianamente ricordata dalle meraviglie urbanistiche e architettoniche di Anagni – trova attraverso il festival nuova vita e nuova memoria grazie al Teatro che abita palazzi, chiese e luoghi unici e grazie alla maestria di Zito, regista capace di giocare con la letteratura e gli spazi, la storia e la contemporaneità, dando vita a un festival che si trasforma in viaggio vero e proprio, secondo il punto di vista storico e culturale del testimone e fautore del progetto Gaetano D’Onofrio che afferma: “Vent’anni di studi” spiega D’Onofrio “ricerche, performance, work-shop, dibattiti, convegni, pubblicazioni, proiezioni, mostre d’arte e, soprattutto, rappresentazioni teatrali hanno permesso al festival di raggiungere prestigio nazionale e internazionale risultando tra le migliori rassegne di genere in Europa. Ad eccezione del Festival Medievale di Elche (Spagna), che è biennale, il Festival di Anagni è l’unico al mondo a essere rimasto coerente al concetto di spettacolo prettamente medievale e rinascimentale. Un’eccellenza italiana che restituisce all’Italia la sua storia e di cui siamo fieri”. (M.L.)


cartellone

Mercoledì 28 agosto
MI RITROVAI IN UNA SALA OSCURA
IL FANTASTICO VIAGGIO DI DANTE NEI GIRONI PELLICOLARI

conferenza-spettacolo a cura di Massimo Cardillo - introduzione di Gaetano D’Onofrio

Il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni quest’anno è in rete con le altre quattro rassegne di “Ciociaria in Festival”, un’iniziativa che attraverso l’arte e la cultura rivaluta una delle aree più ricche del nostro paese.

Il Festival di Teatro Medievale di Anagni è realizzato con il contributo del Comune di Anagni, della BCC Roma, della Camera di Commercio di Frosinone, e fortemente voluto dal Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone.

Giovedì 29 agosto
I TRAGICI SUCCESSI DI UN’OPERA COMICA
con Vanessa Gravina e Edoardo Siravo e con Cristiano Roccamo e Luca Cairati
adattamento e regia di Cairati – Roccamo - Teatro dei Navigli e Teatrovivo Parigi

   

Venerdì 30 agosto 
LA DODICESIMA NOTTE
di William Shakespeare - adattamento di Luca Simonelli
con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini e con Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Elisabetta Becattini, Luca Bondioli, Giuseppe Cantore, Matteo Micheli, Francesco Mistichelli e con Marco Prosperini
musiche di Giancarlo Mici - scene di Luca Morucci - costumi di Eleonora Gismondi
regia Alberto Gagnarli - Ass. Cult. Progetto Ateneo - Associazione Trousse - Ass. Cult. Art Europa

Sabato 31 agosto
FORZA VENITE GENTE – Frate Francesco – IL MUSICAL
di Mario Castellacci, Renato Biagioli, Piero Castellacci
con Roberto D'Alessandro e con Massimiliano Lombardi, Rachele Giannini, Isabella Alfano, Davide Marra, Jessica Ripani, Luca di Zopito, Anna Pieretto Giuseppe Scoglio, Maria Laura Galviati, Antonio Melissa, Giovanni Neglia e con Erica Puddu
musiche di Michele Paulicelli, Giancarlo de Matteis Gianpaolo Belardinelli
coreografie di Evelyn Hanak - costumi e scene di Graziella Pera
regia di Michele Paulicelli - Club Teatro Musica

   

Domenica 1 settembre
LAUDADO SII MIO SIGNORE
Francesco D'Assisi e le sue creature
con Michele Placido e con Peppe Bisogno
musiche originali scritte ed eseguite da: Luca D'Alberto - Charlot srl
La grande poesia Francescana, dai Fioretti, al Cantico delle Creature, a Jacopone da Todi e altri.



Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)