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Archeologia

Isola di Pianosa - Livorno

Ritorno a Pianosa

di Margherita Lamesta

Casa Nazionale dell'Arcipelago Toscano
un punto di riferimento per i turisti


Inaugurata sull'isola di Pianosa la Casa del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, che d’ora in poi potrà accogliere il pubblico che sbarca nella candida isola, il cui accesso, per motivi di tutela, è regolamentato dall'Ente Parco Nazionale.

Per festeggiare questo evento, grazie alla preziosa collaborazione tra Ente Parco, Musei Civici di Reggio Emilia e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, si aprirà la mostra archeologica “Ritorno a Pianosa”,  occasione nella quale sarà di nuovo  possibile visitare gli scavi del celebre “Bagno di Agrippa”, in realtà la parte marittima (con impianto termale e teatro) di un ben più vasto complesso residenziale di età romana imperiale.

Il titolo della mostra ha un preciso significato: per la prima volta, infatti, i reperti scavati da Gaetano Chierici nel 1874-75 a Pianosa e custoditi a Reggio Emilia, ritorneranno nella loro terra d’origine.

La vicenda è collegata alla realizzazione della colonia penale agricola avviata nel XIX secolo.

L’allora direttore del carcere, il reggiano Leopoldo Ponticelli, invitò il  conterraneo don Gaetano Chierici a studiare i reperti archeologici che stavano venendo alla luce durante la costruzione delle strutture detentive. Fu così che il Chierici condusse ben due campagne di ricerca sull’isola.

   

Con grande perizia eseguì il rilievo dei resti del “Bagno di Agrippa”, si interessò alla rete di cunicoli della catacomba, effettuò scavi nelle caverne abitate  e nelle grotte sepolcrali recuperando i resti delle prime culture umane qui insediate.

Tutti i materiali furono poi trasferiti a Reggio Emilia, dove diedero vita all’importante nucleo collezionistico archeologico dei Musei Civici.

Per l'occasione, una selezione di tali reperti è stata concessa in prestito al Parco Nazionale,   con la fattiva collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Visitando l'esposizione, documentata da diversi pannelli illustrativi realizzati dai curatori scientifici della mostra, si potranno ripercorrere le vicende storiche degli scavi condotti da Cherici.

Per tutta l’estate il Centro Visite sarà aperto al pubblico, con la presenza anche di un animatore che potrà fornire informazioni, offrire materiale illustrativo e vendere libri e manuali sul patrimonio naturale dell'isola.

L’accesso a Pianosa è regolamentato ed è a numero chiuso: l'isola si raggiunge ogni giorno con un’imbarcazione di linea che salpa dal porto di Marina di Campo sull’Elba, mentre il martedì è in funzione anche il collegamento Toremar che parte da Piombino, con scalo a Rio Marina. Sull’isola è attivo un punto ristoro, ma vi è una limitata capienza ricettiva.


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