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ambiente

Iniziative dal basso

I cittadini difendono
il loro territorio

“La nostra storia ha inizio la mattina del 6 Gennaio 2012. Noi cittadini ci rechiamo al Parco del Labaro (periferia di Roma) come siamo soliti fare quotidianamente e  subito notiamo qualcosa di diverso e di preoccupante. 

Sono stati installati dei pali da recinzione indicando in tal modo l’avvio di un cantiere non segnalato ufficialmente. La nostra perplessità iniziale è testimonianza di come ancora una volta i cittadini non sono stati né interpellati né informati circa l’utilizzo di una risorsa comune.”

Non è un racconto di fantasia, ma una cruda realtà vissuta sulla pelle dal popoloso quartiere:

“…alla fine siamo venuti a conoscenza del progetto che prevede la costruzione di un palazzetto dello sport, di proprietà della società sportiva Lazio volley. Il progetto, in sintesi, prevede l’eliminazione di ben 103 alberi del Parco del Labaro per far posto a una costruzione in cemento con relativi servizi molto invasivi: vasti parcheggi, strade di accesso agli impianti e ulteriori strutture accessorie.”

L’Ufficio per la Tutela Ambientale, le autorità amministrative e politiche locali, i vari corpi di polizia interpellati….timide e confuse risposte.

   

Il Parco del Labaro, un "polmone verde", caro a tutti i residenti in quanto unico ricordo dell’antica ed unica pineta che sorgeva in questi lidi, nonché scenario del meraviglioso docu-film “Noi e i bambini” di Luigi Comencini, è stato selezionato per questo progetto perché catalogato come area “degradata”, nel piano di riqualificazione delle periferie romane.

I cittadini si sono subito chiesti: “ma come è possibile buttare altro cemento in questo quartiere che ne è già pieno e soprattutto nell’unica oasi verde che abbiamo? E come è possibile cercare di far passare questo scempio per una riqualificazione?

E il gruppo sorto spontaneamente, che non ha lo scopo di fare ostruzionismo fine a sé stesso, ma che ha semplicemente a cuore il destino di questa pineta, e per la tutela della loro salute e dell’ambiente che li ospita, hanno deciso di affrontare questa battaglia di civiltà., incominciando a raccogliere firme e aprendo una pagina Facebook sotto lo slogan “Salviamo il Parco di Colli d’oro”, così come viene comunemente chiamato il parco, e un indirizzo mail per avvertire, allarmare e condividere notizie con quante più persone possibile. Fra tanto, è stato organizzato un presidio.

Il Braccio di ferro continua, ma la ferma volontà del quartiere è quella di vincere. Una sollecitazione dal basso che si muove per una “causa giusta” non può e non deve lasciare indifferenti.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)