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Giovani Giornalisti

Primi giorni di scuola

di Benedetta Gentili

I primi giorni di scuola: traffico la mattina, studenti che si devono abituare a svegliarsi presto la mattina, preparare lo zaino, prepararsi psicologicamente per un nuovo anno scolastico, supplenti che non arrivano, professoresse nuove; insomma ogni anno è sempre diverso.

Settembre è sempre il mese più drammatico per la maggior parte degli studenti, devi sempre abituarti a quello che hai "perso" in tre mesi, devi riprendere lo studio.. È sempre straziante sapere che ogni giorni che ti svegli dovrai ripetere la stessa identica cosa che fai in quella mattina e pomeriggio per 6 giorni a settimana e per 9 mesi.

   

In ogni tipo di scuola arrivano migliaglia di studenti, i primi sono quelli che incominciano una nuova scuola, elettrizzati dai nuovi compagni di classe, i nuovi professori, nuovi orari e nuove materie; gli altri sono gli studenti che cambiano scuola o per essere stati bocciati, o perchè hanno fatto una scelta sbagliata e non vogliono prepararsi per quell'indirizzo che il Liceo ti offre.

Ogni mattina, in ogni tipo di istituto i ragazzi si riuniscono prima di cominciare le 5/6 ore traumatizzanti sopra il banco, a parlare dei compiti, di quello che gli aspetta in quelle ore scolastiche, a cambiare ogni ora una professoressa e materia di conseguenza.

Vedere i "nuovi arrivati" alla scuola ti fà sentire più grande, più responsabile e ti fà capire quanto gli anni passino in fretta.

Poche settimane prima che cominci la scuola, ci sono studenti preoccupati di recuperare di debiti, madri che corrono da una parte all'altra per trovare i libri giusti (che oltretutto a inizio anno quasi nessuno ha), comprare quaderni, diari, penne e tutto ciò che serve per la scuola. Un nuovo anno indica che sei cresciuta, ribadisco, che durante i tre mesi di estate probabilmente cambi look, cambi il tuo modo di essere e ogni anno che passa diventi sempre più responsabile, ma agli occhi di chi ti vede tutti i giorni a scuola sei sempre la stessa ragazza.

Legarsi ai compagni di classe è molto importante, amici che ti aiutano nel "momento del bisogno", insomma con questi ragazzi passerete 5 anni della vostra vita se non più... I compagni di classe e i compagni di banco soprattutto ti danno la carica per continuare a seguire la lezione, sanno come farti ridere, sanno quando è il momento di scherzare, sanno tutto di te...

I primi giorni di scuola ci sono corridoi pieni di bidelli, professoresse e alunni che corrono da una parte all'altra, al cambio dell'ora tutti fuori dalla classe per vedere quando arriva una professoressa: urlare dalla gioia se arriva il bidello e ti dice che un'insegnante quel giorno non c'è; andare nelle altre classi a salutare i propri amici... È sempre una gioia rivedere le persone che sai che rivedrai tutti i giorni e saranno sempre lì.

Il primo anno serve più o meno ad ambientarsi con i nuovi compagni e, come ho già detto, con le nuove materie e i nuovi professori; il secondo anno è "l'anno di spinta" quando sei già integrato, quando sai quello che ti aspetta, quello che devi fare.

Per qualche ragazzo che non ha "ben capito" come funziona un liceo sono ripetenti e purtroppo perdono gli anni però ingranano quello che gli è stato insegnato e superano lo stesso anno ripetuto per una o più volte meglio degli altri (dopotutto: è quasi ovvio che succeda una cosa del genere).

Insomma, i primi giorni di scuola sono pieni di emozioni e di novità, ogni anno sempre tutto più emozionante!


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)