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Città della Scienza - Catania

Arte/Natura/Scienza

Una mostra fotografica pensata per rapportarsi allo spazio museale della Città della Scienza e che si basa su un gioco di rapporti, in ambiti differenti, tra spazio e lavori di segno diverso.

Arte/Natura/Scienza è una mostra tematica a cura di Ambra Stazzone pensata per rapportarsi allo spazio museale della Città della Scienza, un edificio di archeologia industriale trasformato tramite un originale intervento architettonico in un raffinato contenitore museale e allestito con coloratissimi exhibit scientifici. La mostra basa tutto su un gioco di rapporti: tra ambiti differenti, tra spazio e lavori di segno diverso. Presenta fotografie realizzate per l’occasione da artisti affermati e da giovanissimi mettendo a confronto i diversi sguardi che spaziano dal romantico all’allarmato, all’ironico, allo spensierato.

Il rapporto Arte/Natura, che accompagna l’intero corso della storia dell’arte, e il rapporto Arte/Scienza, che negli ultimi anni interessa sempre più la comunità artistica, sono indagati tramite quattordici fotografie di grande formato (150x150 cm) realizzzate con stampa diretta UV su canvas di Carmelo Nicosia, Carmelo Mangione, Filippo Leonardi, Erwin, Angelo Spina, Loris Rizzo, Anna Tusa, Tahnee Drago, Carmen Cardillo, Oriana Tabacco, Mario Luca Testa, Giorgio Marino, Clara Saitta, Elena Demidenko. Inoltre una grande vetrata è oggetto di un intervento in situ, con disegni di Andrea Mangione e Guè-Marco Mangione, grazie alla tecnica della vetrofania. In occasione della mostra saranno prodotti una serie di brevissimi video.

La mostra è organizzata dl Cutgana (Centro interdipartimentale dell’Università di Catania) e dall’Accademia di Belle Arti di Catania, con la collaborazione del Comune di Catania - Assessorato Sport e Politiche Giovanili - Agenzia Giovani.

      


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Robert Doisneau e Parigi

L’esposizione conduce il visitatore in una emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese.

Il soggetto prediletto di Robert Doisneau di cui le sue fotografie in bianco e nero ergono a testimoni, sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.

      

Noto oggi al grande pubblico, Doisneau, dopo essersi diplomato alla Ecole Estienne, scopre la fotografia da giovane, mentre lavora in uno studio di pubblicità specializzato in prodotti farmaceutici. Nel 1931 è operatore da Vigneau e nel 1934 è fotografo per le officine Renault da dove viene licenziato cinque anni più tardi per assenteismo. Nel 1939 diviene fotografo-illustratore free-lance e nel 1946 entra definitivamente all’agenzia Rapho. Nel 1974 la Galleria Chateau d’Eau di Toulouse espone le sue opere e, a partire dagli anni Settanta, ottiene i primi importanti riconoscimenti. Da allora le sue fotografie vengono pubblicate, riprodotte e vendute in tutto il mondo.

Più di 200 fotografie originali, scattate nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991 e raggruppate tematicamente ripercorrendo i soggetti più cari, sono esposte in una grande rassegna antologica allestita a Palazzo delle Esposizioni a Roma fino al 3 febbraio 2013.

Robert Doisneau (1912-1994), che amava paragonarsi a Atget, percorre fotograficamente le periferie di Parigi per “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”.

È una Parigi umanista e generosa ma anche sublime che si rivela nella nudità del quotidiano; nessuno meglio di lui si avvicina e fissa nell’istante della fotografia gli uomini nella loro verità quotidiana, qualche volta reinventata. Il suo lavoro di intimo spettatore appare oggi come un vasto album di famiglia dove ciascuno si riconosce con emozione.

      

Autore di un grande numero di opere, principalmente su Parigi, Doisneau è diventato il più illustre rappresentante della fotografia “umanista” in Francia. Le sue immagini sono oggi conservate nelle più grandi collezioni in Francia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e sono esposte in tutto il mondo.

Dopo essere stata presentata a Parigi presso l’Hotel de la Ville e in Giappone al Mitsukoshi di Tokyo e all’Isetan Museum di Kyoto, nel centenario della sua nascita la mostra Robert Doisneau – Paris en Liberté arriva per la prima volta in Italia, a Roma, al Palazzo delle Esposizioni dal 29 settembre 2012 al 3 febbraio 2013 per iniziativa dell’Azienda Speciale Palaexpo, dell’Atelier Doisneau, della Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e di Civita, con il patrocinio della Ville de Paris e di Roma Capitale.

Per iniziativa della Provincia di Milano e degli altri enti promotori la mostra sarà poi allestita a Milano allo Spazio Oberdan dal 15 febbraio al 1 maggio 2013.

L’esposizione è la prima di un ciclo di importanti mostre dedicate alla grande fotografia francese del Novecento promosse dalla Fondazione Alinari con la collaborazione della Ville de Paris.

      


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)