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Bicycle Film Festival

Spazio A - Milano

Una celebrazione della bicicletta nel film, nell'arte, nella musica. Tre giorni con 47 opere, fra corti e mediometraggi, mostre d'arte e concerti.

Film

Ogni anno la direzione del festival di New York seleziona decine di film da tutto il mondo, ritratti, corse, clip musicali, documentari su sottoculture urbane, storie di epica quotidiana, videoarte. Negli anni il BFF ha messo in mostra contributi di artisti come Jonas Mekas, Jorgen Leth, Mike Mills, Spike Jonze e Michel Gondry. Quest’anno il BFF porta a Milano 47 film tra corti e mediometraggi, 47 scorcii sulle diverse anime della bici, dal classico ciclismo su strada alle bmx, dalla pista allo scatto fisso urbano e le bici d’epoca.

Milano si conferma tra le tappe più importanti nel tour mondiale del BFF, vista da cultori del resto del mondo come fucina dell’artigianato ciclistico di qualità, patria del grande ciclismo su strada del passato.

Le proiezioni tornano al Cinema Mexico, istituzione milanese del cinema indipendente, con una ricca storia di ricerca e di attenzione al cinema di qualità.

La mostra, le gare, i concerti

A poche pedalate dal cinema Mexico, i Laboratori Ansaldo, ex stabilimenti industriali della Milano dei primi del ‘900, si trasformano (anche grazie alla collaborazione del Comune di Milano), in urban velodrome center.Qui, da venerdì a domenica verranno ospitati una serie di eventi pensati per celebrare le due ruote. Gare, esibizioni, tornei di bike polo, session bmx e molto altro, come la gara di pieghevoli del sabato mattina o la criterium in notturna.

Grande attenzione è stata dedicata alla mostra dedicata ai Provos. Curata da Matteo Guarnaccia, realizzata con il sostegno del Consolato Olandese e la Collaborazione della Galleria Antonio Colombo, la mostra racconta la breve vita di questo movimento di ARTivisti, attivi nei primi anni ‘60 ad Amsterdam. Ecologisti ante-litteram, agitatori culturali, situazionisti militanti, non violenti e anti-autoritari, ebbero nella bici il proprio feticcio e vessillo. In sella alle loro bici hanno portato avanti una protesta surrealista a base di happening, humour e gusto per l’assurdo, dando una salutare scossa alla società olandese e aprendo la strada all’attuale Amsterdam città della bici.

La mostra Senza Mani – Provos è nata nel settembre 2001 presso la galleria di Antonio Colombo di Milano, curata da Matteo Guarnaccia e Marco Cingolani, con l’idea di mettere l’accento sull’aspetto ribelle ed iniziatico della bicicletta.

Oltre a proporre per la prima volta in assoluto al mondo la documentazione sul movimento olandese misconosciuto dei Provos, la mostra veniva accompagnata da un percorso visivo e sonoro legato all’uso deviato e trasgressivo della bicicletta: dal papà della patafisica Alfred Jarry alla Rote Arme Fraktion, dalle suffragette all’inventore dell’LSD Albert Hoffman, dalla musa warholiana Nico ai Vietcong, da Pierre Clementi protagonista di “Sweet Movie” alla svizzera ribelle Annemarie Schwarzenbach, dai bike messengers newyorkesi alla psichedelia dei Tomorrow.

   

Oltre 30 artisti avevano partecipato con le loro opere ad un’interpretazione del tema. Dieci anni dopo, partendo da quella fortunata esperienza, una parte della mostra, quella che fa riferimento al movimento antiautoritario olandese viene ripresentata in maniera più ampia e circostanziata, rivelando quanti elementi di anticipazione fossero presenti nella sua proposta artistica e sociale.
In questa mostra, sono presentati una rara raccolta di documenti originali sui Provos (foto, volantini, manifesti, pubblicazioni, video), un’opera di Matteo Guarnaccia e una serie di fotografie originali scattate nel 1966 da Massimo Vitali nel corso di una manifestazione Provo ad Amsterdam.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)