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arte

Museo della Civiltà Romana

Raccontare l'antico:
Terra, Acqua e Fuoco

curata da Michele Paternuosto e Gastone Primon

La mostra mette in relazione due aspetti apparentemente distanti
fra loro, ma legati a filo doppio dall’energia della creazione.
Due aspetti distanti fra loro ma legati a filo doppio dall’energia della creazione: l’arte dell’Encausto di Michele Paternuosto e quella materica fittile di Gastone Primon. Una sintesi stimolante tra la sapienza tecnica degli antichi - l’uso delle argille, terre colorate, bronzo, smalti e la sensibilità moderna - si rispecchia nei temi e nei contenuti contemporanei.

Comunicato Stampa:

L’insolita mostra RACCONTARE L'ANTICO: TERRA, ACQUA E FUOCO, allestita nel suggestivo Museo della Civiltà Romanadal 5 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013, propone una serie di opere realizzate con le tecniche dell'Encausto e della Ceramica.

Inaugurazione: Venerdì 5/ottobre 2012 11:00 ingresso ore libero
Durata mostra: 5 ottobre 2012-6 gennaio 2013
Orario: martedì a domenica ore 9:00 to 14:00 (ora la prima biglietteria chiude 1)

Piazza G. Agnelli, 10
00144 Rome

Informazioni e prenotazioni

Tel. 060 608 tutti i giorni ore 9:00 to 21:00
Recapiti: Maestro Michele Paternuosto
Studio: Rome, via del Cardello 21 / b 00 184 (Colosseo metro)

www.morenart.it
morenart@libero.it
Cell. +39 347 479 5244

Il titolo evoca l’uso dei materiali primordiali nella produzione artistica: terra, acqua, fuoco. I due Maestri infatti coniugano le opere ispirate al recupero di un’antica tecnica pittorica ormai perduta (l’encausto) sapientemente riproposta da Michele Paternuosto, con quelle ispirate in gran parte alla lavorazione fittile proposte da Gastone Primon. Ambedue gli artisti mettono a disposizione del pubblico i materiali e gli strumenti - come il tornio - che sono alla base delle loro opere contemporanee realizzate secondo le procedure antiche. Tra i due mondi si attua un incontro, una sintesi stimolante, dove la sapienza tecnica degli avi, con l’uso delle cere, argille, terre colorate, bronzo, smalti, si trasmette alla moderna sensibilità dei due brillanti operatori artistici.

L’arte dell’Encausto di cui Michele Paternuosto è maestro e fine conoscitore, ma soprattutto riscopritore nella contemporaneità, è un'antichissima tecnica pittorica già nota ai Greci e molto apprezzata dai romani. Per acquistare un dipinto ad encausto su tavola - si suppone di modeste dimensioni - gli antichi imperatori e i ricchi romani pagavano, secondo Plinio il Vecchio, centinaia di migliaia di sesterzi. La tecnica conobbe grande fortuna nelle pitture parietali e decorazioni pompeiane ed esercitò, in seguito,  grande fascino sul grande Leonardo, che provò anche ad imitarla.

La tecnica di cui fa uso l’Encausto usufruisce nella sua componente principale di cere e fuoco, racchiudendo in sé tutte le discipline pittoriche quali affresco buono, tempera, gouache, acquarello e olio. Possono essere adoperati supporti quali intonaco fresco ancora molle composto di  grassello di calce, pozzolana, sabbia e  polvere di marmo; quindi intonaco secco, legno, marmo, tela, carta, cotto e altro.

      

Dal canto suo Gastone Primon, artista materico ed informale dei nostri tempi, è un fine ceramista, erede delle migliori conoscenze fittili dell'antichità, che tuttavia interpreta modernamente, rompendo con la tradizionale e centenaria ceramica estense, suo primigenio ambito culturale. L'artista scompone e distrugge manufatti, oggetti e materie varie, per poi ricomporli e riproporli a nuova vita, volendo evocare con ciò i momenti perennemente originari della creatività dell'uomo e del creato.

In una sorta di riciclaggio, che simboleggia l’eterno fermento della materia e della vita che si oppone al fatuo ed effimero consumismo del mondo attuale, Primon  recupera  l’antica e consumata maestria degli antichi vasai etruschi e greci, ma anche paleo veneti, la cui creta, i cui colori e smalti sembrano proiettarsi nel vortice dei giorni d’oggi, come travolti nel tornio elettrico dell’artista stesso. Distruggendo ciò che proviene dal passato, egli in effetti non fa che accoglierlo nel proprio orizzonte poetico, vivificandolo e rigenerandolo per la modernità.

La mostra metterà in relazione due aspetti Apparentemente distanti fra loro, ma legate a doppio dall'energia filo della creazione: l'arte dell'Encausto in Michele Paternuosto e quella materica fittile in Gaston Primon. Una Sintesi stimolante tra la Sapienza Tecnica degli antichi - l'uso delle argille, terre colorate, Bronzo, smalti e la sensibilità moderna - the temi e nei nei rispecchia contenuti contemporanei.

L'arte dell'Encausto in cui è maestro Michele Paternuosto e fine conoscitore è la Tecnica pittorica per eccellenza carica in Valori morality, materialï e immateriali.

   

L'Encausto the rivolge a tutti i Popoli, soprattutto ai posteri per la consegna dell'immortalità dell'ingegno artistico dell'uomo, Vedi le pitture parietali e Decorazioni pompeiane, quelle romane, I Famosi ritratti Egiziani del Fayumm e per il grande finire fascino che ha esercitato sul grande Leonardo.

La Tecnica dell'Encausto fa uso nella sua principale cere componente e fuoco e racchiude in a tutte le discipline pittoriche Quali: Affresco buono, tempera, gouache, Acquarello e olio. The possono adoperare i seguenti supporti: intonaco fresco ancora molle composto in grassello in Calce, pozzolana, sabbia e polvere in marmo, segue intonaco Secco, legno, marmo, tela, carta, cotto e altro. Per i Valori immateriali che basti PENSARE per acquistare un dipinto ad su encausto tavola (the suppone in modeste dimensioni) Imperatori e gli antichi ricchi romani pagavano centinaia in migliaia in Sesterzi e secondo Plinio anche milioni in Sesterzi, da questo si può dedurre quanto piacere donava all'animo umano He pittura in special e l'Encausto modo.

Dal canto suo Gastone Primon è stato tra i primi a rompere con la tradizionale e Centenaria ceramica Estense. E ancora oggi continua a rompere, scomporre e distruggere manufatti, oggetti e materie per poi ricomporli e rigenerarli a vita nuova.

In questa sorta in riciclaggio, che l'eterno Fermento simboleggia della materia e della vita che si oppongono al fatuo ed effimero consumismo del mondo attuale, viene sicuramente recuperata l'arcaica e consumata Maestria degli Etruschi antichi vasai e greci, ma anche paleo Veneti, creta la cui, cui i colori e smalti sembrano proiettarsi nel dei giorni d'oggi VORTICE, come travolti nel elettrico dell'Artista stesso Tornio.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)