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Arte

Macro la pelanda - Roma

Lontano da dove

a cura di Maria Rosa Sossai

Fino al 29 novembre gli spazi degli atelier e delle cisterne de La Pelanda ospitano “Lontano da dove”, uno sguardo sulla scena artistica sarda contemporanea, una mostra collettiva di otto giovani artisti nati in Sardegna che testimoniano la vivacità della produzione artistica dell’isola.

L’evento, voluto e organizzato dall’associazione dei sardi di Roma “Il Gremio” attraverso il Gruppo giovani, è curato da Maria Rosa Sossai. A sessantadue anni di distanza da La mostra d’arte moderna della Sardegna allestita negli spazi della Galleria d’arte moderna di Roma nel 1950, “Lontano da dove” intende mettere a fuoco, anche se non in modo esaustivo, i cambiamenti estetici ed espressivi avvenuti nelle ultime generazioni di artisti sardi. Dalle opere di AZ.Namusn.Art, Giulia Casula, Cristian Chironi, Marco Lampis, Pietro Mele, Stefano Serusi, Carlo Spiga e Rachele Sotgiu emerge una produzione in linea con altri contesti, architettonici, mediatici, letterari, filosofici, vicini agli studi antropologici e alle scienze sociali, con interlocutori appartenenti ad aree contigue a quella delle arti visive.

   

La condizione di parziale lontananza geografico-storica del popolo sardo si è perpetrata a lungo, ma è stata progressivamente erosa dalla facilità di accesso ai mezzi di comunicazione della rete internet, nonché dalla velocità dei mezzi di trasporto. Il moltiplicarsi poi di residenze all’estero e di scambi culturali con altri paesi ha permesso ad artisti, scrittori, stilisti, registi, musicisti sardi di essere visibili e presenti in modo significativo nel panorama internazionale attuale.

La mostra si struttura come un percorso di scoperta di opere d’arte appartenenti a generi espressivi diversi tra loro: foto, video, installazioni sonore, performance, sculture, dipinti, disegni creano un confronto costruttivo con altre realtà e al tempo stesso sottolineano con forza questa rinascita, avvicinando ciò che è considerato ancora lontano.

   

Come afferma Maria Rosa Sossai nel suo testo introduttivo: “Non si sa quanto disti il lontano da noi e dove sia geograficamente situato, se a nord, a sud, a est o a ovest e nemmeno se sia misurabile in chilometri. Perché, oltre a tradursi in una distanza fisica, la lontananza è una categoria del pensiero, uno stato sentimentale, un lontano metaforico, con cui gli artisti in mostra si sono nel tempo e in modo diverso tutti confrontati. Dalle nostre conversazioni è emerso che in genere si parte perché tutt’intorno le cose cominciano a essere troppo facili o troppo difficili. Dipende dal momento e dalle circostanze”.

      

Nell’era della globalizzazione e della diaspora non è importante l’appartenenza a una singola geografia territoriale quanto piuttosto trovarsi in sintonia con un nomadismo concettuale che rispecchi di volta in volta i processi esistenziali e creativi, cosicché se in dei lavori prevale la memoria delle origini, in altri prendono corpo le suggestioni del luogo dove si risiede o dei tragitti percorsi.

”Lontano da dove”, uno sguardo sulla scena sarda contemporanea, è un’iniziativa del gruppo dei giovani dell’associazione dei sardi di Roma “Il Gremio” ed è finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale - Direzione generale, servizio cooperazione, sicurezza sociale emigrazione, immigrazione.

Si avvale del supporto del collettivo curatoriale “Sguardo contemporaneo” per la gestione delle attività logistiche e del coordinamento di Claudia Rampelli.

Il 29 novembre, ultimo giorno della mostra, verrà effettuata una visita guidata dalla curatrice e sarà presentato il catalogo. Artisti invitati: AZ.Namusn.Art, Giulia Casula, Cristian Chironi, Marco Lampis, Pietro Mele, Stefano Serusi, Carlo Spiga, Rachele Sotgiu.

La poetessa Antonella Anedda produrrà un lavoro pensato appositamente per l’occasione.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)