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Ambiente

Bologna – scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo

La Convenzione di Aarhus e la
partecipazione del pubblico ai
processi decisionali ambientali

La Scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo di Bologna e il Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare hanno organizzato un seminario sul tema della partecipazione del pubblico ai processi decisionali in tema ambientale.

La giornata di studio si è articola in un panel giuridico e in uno pratico, aperti ai contributi di rappresentanti delle Organizzazioni non governative, dipendenti della Pubblica Amministrazione e tecnici esperti nella gestione partecipata di progetti con significativo impatto sull’ambiente.

Gli esiti verranno raccolti in un volume, aperto anche al contributo di coloro che, pur non prendendo parte al dibattito, intendono presentare uno scritto inerente ai temi oggetto del convegno e in particolare su:

  1. partecipazione nei processi decisionali ambientali nell’esperienza delle ONG italiane: ostacoli e opportunità;
  2. buone pratiche nella progettazione e gestione di processi decisionali partecipati.

A tal fine si invitano studiosi della materia ed esperti di processi partecipati a presentare entro il 30 di novembre p.v. il proprio contributo.

Gli scritti dovranno essere inviati a Elena Fasoli (elena.fasoli@unibo.it), Loredana Dall’Ora (dallora.loredana@minambiente.it) e Gabriella Rossi Crespi (rossicrespi.gabriella@minambiente.it), alle quali ci si potrà rivolgere anche per eventuali richieste di chiarimento.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)