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letteratura

Concorso letterario internazionale

Love.jpg
Immagini d'amore

di Liberati Social Reader Writer Artist

Ci si innamora di una persona o della sua immagine?
Di quella che trasmette o di quella che vogliamo vedere?
Di quello che racconta o di quello che ci raccontiamo?

Si ama una persona, donna o uomo, raramente per come è davvero, molto più spesso per come noi la vediamo o la immaginiamo. Ci si innamora di un'immagine e si comincia a raccontarla a sé stessi e agli altri. O magari siamo già innamorati di un'immagine che ci raccontiamo magari da sempre e tentiamo di sovrapporla a quella della persona che crediamo di amare. A volte scopriamo che la persona vera è addirittura migliore di quanto noi pensiamo, altre volte che non ha nulla a che fare con la nostra immagine di lei/lui, e che sarebbe stato mille volte meglio non incontrarla/o... o forse sarebbe meglio non farsi alcuna immagine dell'amore né della persona che si vorrebbe amare?

Ci si innamora di una storia d'amore, di un'idea, di un ideale, di un film, di un libro, di un personaggio, di qualcosa che non abbiamo neppure ben compreso, e ci si innamora di cose che non sappiamo spiegarci e di persone che non sappiamo capire. 

Le immagini d'amore possono anche fare da sfondo a mille storie diverse, a un mistero, a un noir, ai tanti fatti di vita quotidiana e a quelli ancora più numerosi che possiamo inventarci. Le Immagini d'amore possono incrociare immagini di guerra, sesso, miseria, crisi, odio, disperazione, solitudine, follia, intrighi, scandali, benessere, serenità.   

“LOVE.jpg - Immagini d'amore” è un invito a raccontare le vostre storie, le vostre immagini. 

Le prime dieci opere più votate dalla comunità degli utenti registrati al Portale LiberArti, più altre dieci opere scelte dalla Redazione, saranno pubblicate in un’antologia formato e-book, e gli Autori si ripartiranno il 50% del prezzo di copertina.

Informazioni e bandi: info@liberati.com - newsletter@liberati.com


Concorso  

Concorso letterario internazionale

“C'era stavolta...”

di Liberati Social Reader Writer Artist

Tutti conosciamo le grandi favole dell’infanzia,
da “La bella addormentata nel bosco” a “Biancaneve”,
da “Alice nel paese delle meraviglie” a “Pollicino” e così via.
Quanti però hanno immaginato colpi di scena, personaggi alterati
o finali diversi per quelle fiabe? Quanti ridacchiavano a scuola
con i propri amici e amiche, o la sera a letto con i propri fratelli
e sorelle, mentre la mamma gliele rileggevano,
immaginando la propria versione dei fatti?
Molti, di sicuro.

LiberArti invita tutti quelli che hanno una personale variante di una fiaba famosa a raccontarla e a pubblicarla grazie al «Concorso Internazionale LiberArti “C’era stavolta...”»

Il concorso prevede la rilettura in chiave moderna, comica e/o anche un po' piccante, delle più belle fiabe di tutti i tempi. Un messaggio a un mondo che è molto cambiato rispetto all’infanzia, e che ci fa chiedere, ad esempio, cosa farebbe il principe azzurro a cavallo del suo indomito destriero davanti ai Monti e ai Draghi della “spending review”, oppure quella coraggiosa ragazzina capace di affrontare un lungo e pericoloso viaggio per portare il pranzo alla nonnina malata, posta davanti alle insidie dei lupi del web? Basterebbe un cacciatore a salvarla? Qual è la vostra versione della storia? Raccontatela.

Le prime dieci opere più votate dalla comunità degli utenti registrati al Portale LiberArti, più dieci opere scelte dalla Redazione, saranno pubblicate in un’antologia formato e-book, e gli Autori si ripartiranno il 50% del prezzo di copertina.

Informazioni e bandi: info@liberati.com - newsletter@liberati.com


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)