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arte

Omaggio agli Etruschi

Yayoi Tsuji

Museo Archeologico ''C. Faina'', Orvieto (TR)

L'artista giapponese propone alcune sculture e una serie di gioielli di nuova produzione

Dopo aver studiato a lungo l'artigianato etrusco, Yayoi Tsuji presenta una mostra nelle sale del Museo “Claudio Faina” di Orvieto dal 16 giugno al 26 agosto 2012.

L’artista giapponese, che vive in Italia dal 1997, torna ad essere ospitata negli spazi del museo orvietano dopo una prima esposizione “Vestire il tempo” che si è tenuta nell’autunno del 2006.

Fondazione per il Museo Claudio Faina

La collezione Faina si formò nel 1864, ad opera di due esponenti importanti della famiglia: i conti Mauro ed Eugenio.
Secondo una tradizione il nucleo originario della raccolta sarebbe costituito da 34 vasi donati al conte Mauro dalla principessa Maria Bonaparte in Valentini, figlia di Luciano Bonaparte - lo scopritore delle necropoli di Vulci - e nipote di Napoleone.
Mauro Faina gestì la raccolta fino al 1868; alla sua morte venne ereditata dal fratello Claudio e affidata alle cure del nipote Eugenio. La collezione, ospitata inizialmente nel palazzo di famiglia a Perugia, fu trasferita ad Orvieto negli ambienti dove ha ancora sede.
Ad Eugenio si deve un mutamento negli indirizzi collezionistici: egli cessò di acquistare antichità sul mercato d’arte e indirizzò l’interesse verso i reperti che, durante gli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento, venivano riportati alla luce nelle necropoli orvietane.
Ereditata da Claudio junior, la collezione, ormai completa, fu da lui conservata e resa pubblica nel 1954

Stavolta al centro dell’interesse di Yayoi Tsuji è l’arte etrusca incontrata nei musei italiani e, in particolare, la produzione in bronzo degli artigiani-artisti di quel popolo che ha avuto un ruolo di primo piano nella storia e nella cultura della penisola italiana prima della romanizzazione.

Per l’occasione l’artista esporrà alcune sculture e una serie di gioielli di nuova produzione realizzati dopo avere osservato a lungo e tentato di decifrare il messaggio segreto insito nell’arte e nell’artigianato artistico degli Etruschi. Un viaggio a ritroso nel tempo, ma effettuato avendo piena consapevolezza della contemporaneità e della sua complessità e contraddittorietà.

Al visitatore attento non sfuggirà il serrato dialogo – a vari livelli – tra un’artista contemporanea e vari, anonimi maestri attivi durante il I millennio a.C. e questo è sicuramente uno dei motivi di fascino della mostra.

L’esposizione sarà anche l’occasione per visitare (o tornare a visitare) il Museo “Claudio Faina” e le sue collezioni dove spicca, accanto alle opere etrusche, un’eccezionale serie di vasi attici a figure nere e rosse che lo rendono un’eccellenza nel panorama museale italiano.

La mostra è organizzata dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e dal Comune di Orvieto.


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