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The Big Fix dei registi e coniugi Josh e Rebecca Tickell si e' aggiudicato il Premio al miglior documentario internazionale al Festival CinemAmbiente di Torino.
The Big Fix, "Il grande pasticcio”, ripercorre la storia del disastro petrolifero provocato dalla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.

XV CinemAmbiente 2012
International Environmental Film Festival
Concorso Internazionale Documentari

La Giuria del Concorso Internazionale Documentari  composta da Yann Arthus-Bertrand (presidente), Luca Argentero, Neri Marcoré, Kathleen Mullen, Andrew Nisker ha assegnato il premio di 5000 euro offerto da Asja al miglior documentario internazionale a:

The Big Fix dei  registi Josh Tickell e Rebecca Tickell

Il film dei coniugi Tickell contribuisce a tenere in vita il dibattito su un disastro ambientale tutt’altro che risolto, la fuoriuscita di greggio nel Golfo del Messico causato dalla dolosa negligenza della BP, e sottolinea lo stretto legame di connivenza tra gruppi di potere politico e dirigenziale volto a mantenere il consenso e l’arricchimento attraverso rassicurazioni mendaci a discapito della salute delle persone. Una rappresentazione visibile dei danni provocati e un’opera di indagine coraggiosa, anche a discapito della propria incolumità.

  

La Giuria ha assegnato inoltre una Menzione Speciale a

Chasing Ice del regista Jeff Orlowski

Molti film hanno trattato la problematica dei cambiamenti climatici, ma Chasing Ice mostra attraverso le immagini – la fotografia di James Balog – l’incontrovertibile prova di quanto in realtà la situazione sia critica. Chasing Ice ha una capacità di impatto tale da generare direttamente il cambiamento. La visione di James Balog e la regia di Jeff Orlowski testimoniano la capacità di perseveranza dello spirito umano, nonostante i rischi fisici, finanziari e personali, e di creare un film che ispirerà altri a fare lo stesso.

Allo stesso film è andato il premio della Consulta Provinciale degli studenti di Torino.

  

Menzione Speciali anche a

Surviving Progress dei registi Mathieu Roy e Harold Crooks

per aver raccontato il nostro comune futuro con la meraviglia del cinema e lo scrupolo dell’antropologia, spostando nella dimensione storica l’analisi ecologica sui modelli di progresso del mondo industrializzato.

Piccola Terra del regista Michele Trentini

per la capacità di narrare un ambiente trasformato in passato con fatica e in ulteriore trasformazione con una prospettiva futura di speranza. Riconosciamo anche al lavoro di Trentini la capacità di tenere insieme spazi e tempi tra di loro lontani con l’uso efficace di immagini d’archivio e ambientazioni diverse.

  

The Well, voci d’acqua dall’Etiopia dei registi Paolo Barberi,  Riccardo Russo

“La persona che trova l’aqua non diventa il padrone del pozzo” / “La gente non può litigare nel pozzo”

I concetti di democraticità e sacralità della risorsa acqua, così ben sviluppati in questo documentario, ci inducono a fare una profonda riflessione sull’inestimabile valore dell’oro blu. Un insegnamento che, attraverso la rappresentazione dei suggestivi pozzi cantanti, ci arriva proprio dai pastori Borana del Sud dell’Etiopia, dove la scarsità di acqua, unico bene a cui è legata la sopravvivenza umana e animale, viene combattuta in maniera esemplare attraverso una gestione paritaria, sacra e sociale della risorsa. 

Entrée du Personnel della regista Manuela Frésil

Per l’ampiezza delle prospettive e la profondità del tema trattato. È un film che concilia la fisicità delle immagini con un forte respiro filosofico e sociologico. Un’opera completa che coniuga l’aspetto documentativo con la dimensione emotiva.

Concorso Internazionale mediometraggi

Menzione speciale a

Sobre Ruedas: El Sueño del Autómovil del regista Óscar Clemente

Un film sul paradosso della civiltà dell’automobile e sugli effetti di una comunicazione invasiva e persuasiva raccontato con uno stile originale e spesso ironico. Il sogno dell’automobile diventa l’incubo dell’auto-immobile in metropoli sempre più grandi, caotiche e inquinate. Un paradigma dei problemi ambientali più attuali come la dimensione urbana, il consumo del suolo, la produzione di rifiuti e l’uso di fonti energetiche non rinnovabili. Il film intrattiene e costringe lo spettatore a una profonda riflessione sugli attuali stili di vita stimolandolo a cercare nuove soluzioni per ridurre l’impatto dell’uomo sul Pianeta.

  

Premio Speciale “La Casa di Domani” a

La Crociera delle Bucce di Banana del regista Salvo Manzone

Il film affronta in modo costruttivo una delle problematiche della contemporaneità, l’emergenza rifiuti, non attraverso la spettacolarizzazione e la sterile denuncia ma evidenziando l’importanza dell’impegno personale. Grazie a persone come Aimée, la protagonista del film, è possibile cambiare le cose e porre le fondamenta per “la casa di domani”.

Il premio consiste in 5000 euro che saranno consegnati alla produzione o agli aventi diritto in cambio dell’autorizzazione a rendere disponibile il film in streaming gratuito per il territorio italiano sul sito www.cinemambiente.it per la durata di 30 giorni


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)