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Cerere e il Mediterraneo

Festival culturale dedicato al mondo dei cereali

di Giuseppe Cocco

Anche quest'anno, per il secondo anno, è tornata “Cerealia, la Festa dei Cereali: Cerere e il Mediterraneo”, il festival culturale dedicato al mondo dei cereali promosso da M.Th.I., ArcheoClub d’Italia sedi di Roma e Ariccia, Nur Edizioni e organizzato in collaborazione con l’Ambasciata e l’Ufficio Cultura e Informazioni della Turchia.

La seconda edizione del Festival, è patrocinata dai Ministeri dei Beni Artistici e Cullturali, dello Sviluppo Economico, dagli Assessorati alla Cultura Arte e Sport e al Turismo e Marketing del “Made in Lazio” della Regione Lazio, dagli Assessorati alle Politiche Culturali della Provincia di Roma ed alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale.

Cereali, cultura, alimentazione, Mediterraneo e arte. Questi i temi che sono stati approfonditi nelle due giornate di RomaINcerealia, organizzati da RomaIN, con Ambientevivo e Penisolabella, il 9 e 10 giugno 2012.

I due convegni "I cereali e la cultura" e “Cibo e alimentazione nelle culture religiose” sono stati seguiti da un nutrito programma di eventi che si sono svolti durante il Mercato Contadino al Farmers Market Coldiretti di via San Teodoro, 74 a Roma, cori multietnici e balli popolari di lavoro, degustazioni, due mostre fotografiche: Giuseppe Cocco - “Il frumento declinato in tutte le latitudini e culture” e Giorgio Bertozzi - “Pesce fresco al mercato antico”. Infine il programma si è arricchito di un Concorso a premi: "Presenta la tua ricetta!". Special guest: la dea Cerere!!

Manifestazione dal respiro internazionale con uno scambio particolare col Mediterraneo; al fine di valorizzare lo scambio interculturale, ogni anno il festival è dedicato a un paese diverso. Lo scorso anno il paese gemellato è stato l’Egitto, nel 2012 la Turchia.

Cultura, ambiente, territorio, società, economia, alimentazione, turismo, sono le tematiche affrontate dal festival, attraverso attività le più varie, quali tavole rotonde, incontri, performance, degustazioni, visite guidate, mostre, laboratori didattici.

Per la seconda edizione di Cerealia è tornato quale graditissimo ospite Alberto Angela, che in una conversazione a due con il Prof. Romolo Augusto Staccioli, presidente dell’Archeoclub d’Italia di Roma, ha parlato di testimonianze storico-culturali tra Roma e la Turchia. in occasione dell’evento di apertura del festival, a cui è seguita la rievocazione scenica del Rito delle Vestali per la panificazione che, secondo la tradizione, avveniva proprio nei giorni di giugno. Il festival si è articolato su Roma con varie iniziative e in vari luoghi, tra cui l’Ufficio Cultura e Informazione della Turchia, l’Enoteca Regionale Palatium, l’Auditorium di Mecenate, il Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo; il Parco Regionale dell’Appia Antica, il Castrum Legionis nella Riserva Naturale Decima Malafede, l’Istituto Tevere.

La Festa ripercorre i Cerealia, un’antica festività dedicata a Cerere.
La cerimonia prevedeva il ricordo del mito di Cerere e Proserpina: la ricerca della figlia da parte della madre era rappresentata dal vagabondare delle devote per la città, vestite rigorosamente di bianco e reggendo una torcia. I giorni successivi erano celebrati con giochi, i Ludi Cerealici, che si tenevano al Circo Massimo, e ai quali gli spettatori assistevano vestiti di bianco.

  

Ma il programma di Cerealia non si è fermato a Roma: ad Ariccia e Albano si sono svolti convegni, visite guidate, spettacoli, percorsi archeologici/alimentari a cura dell’Archeoclub d’Italia Aricino - Nemorense, mentre altre iniziative si sono svolte nel Lazio e in Sardegna.

I promotori e partner di Cerealia intendono, attraverso un progetto che valorizzi anche la riscoperta della cultura dei territori, salvaguardare il valore della terra e delle culture autoctone, in una Italia che sta soffrendo in termini di economia locale, con il rischio di un pericoloso degrado e distruzione di un patrimonio economico, culturale ed alimentare prezioso e fondamentale non solo per la nostra sussistenza.

Cerealia vuole ricostruire la catena di valore tra il territorio di produzione e la tavola del consumatore, riportando in vita anche usi e costumi antichi, fondati sul rispetto della terra e dei suoi frutti, al fine di creare una catena virtuosa, che possa contribuire a diffondere una cultura di condivisione delle esperienze anche per un turismo più qualificato – fondamentale per l’Italia dal punto di vista dei beni culturali, dell’ambiente, dell’enogastronomia – e quindi strettamente legato alla qualità della vita.

Cerealia è poi più che mai una kermesse che punta a valorizzare le scelte sostenibili, il mondo del biologico e della produzione locale a Km 0.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)