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Arte

Forchestra

di Toni Calotta

Con servizio fotofonino-grafico di Marcello Carozzo

Capita spesso, distrattamente camminando in città, sulle strette affollate vie del centro, di imbattersi con persone, artigiani-artisti che mostrano su rudimentali banchi-mercatino le loro opere create a vista: eccone uno incrociato a Roma, postato tra due gelaterie, a quattro passi dal Panteon e dalla Camera dei Deputati, di fronte a negozi di lussuoso abbigliamento.

Si chiama Toni Calotta, cordiale chiacchierone... affabulatore: un tuttologo che parla di ogni cosa meno delle sue forchette... che sono stese sul piano, in bella mostra tra il giallo e il nero. Un’idea del genio italiano: gioielli garbati per dare un tocco di disinvolta eleganza a colli e polsi femminili, o nobilitare le mani di uomini duri con anelli tecnologici, o ancora strani suonatori di strumenti musicali... giusto giusto da collezionale e mettere in mostra nella vetrinetta del salotto.

Poche chiacchiere, mostriamo la produzione, e ditemi voi se Toni non è un genio creativo, artista e poeta!

  


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)