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Humour - Cronache cittadine

Il triciclo di Otta

di Alessandro Gentili

In vista delle imminenti festività natalizie, l’attrice televisiva Carlotta Canzonissima, nata a Santo Stefano Belbo, nelle langhe piemontesi, ha donato gli originali delle sue multe al Museo Comunale della sua città natale.

All’attrice è stata proposta la cittadinanza onoraria.

Ricordiamo, per tutti i suoi fans, che Otta, così veniva chiamata da ragazza durante la raccolta dei funghi e dei tartufi, ha iniziato la sua carriera ad appena dieci anni, esibendosi più volte alla “Festa del Triciclo” insieme alla centenaria nonna Adalgisa.

Ricordiamo altresì che la “Festa del Triciclo” è stata un dono degli eredi del famoso regista Stanley Kubrick che, in ricordo della tenuta per sei mesi del suo film “Shining” nell’unico cinema di zona (nel quale, ricordiamolo ancora, il piccolo Danny scorazzava per i corridoi dell’Overlook Hotel con un triciclo) hanno voluto così ricompensare la piccola cittadina istituendo appunto la “Festa del Triciclo” , competizione nella quale la piccola Otta era diventata una specialista.

Otta oggi è una donna adulta, sposata e separata più volte, ora cantante, ora velina, ora attrice, ora scrittrice, ora amante, ora mamma di famiglia, ora figlia e tra un po’ forse nonna.

Ma c’è un elemento che la segue costantemente e che forse sarà accanto a lei sul letto di morte, chissà: il triciclo, l’amatissimo triciclo con cui Otta ha iniziato la sua brillante carriera.


Humour - Tempi moderni?  

Buche

di Giuseppe Sanchioni

Il sor Arturo è il gommista del quartiere ma alla bisogna è anche esperto di ammortizzatori, balestre e molle di ogni tipo.

La sua officina si trova in una via trafficata e dotata della consueta ragnatela di buche, più o meno profonde, che anche in questo periodo di magra procurano un bel po' di lavoro ad Arturo.

Una mattina, alcune persone tutte vestite di arancione si mettono a posare birilli e transenne per tutta la strada. Poco dopo arrivano altre persone con camion e mezzi pesanti.

Panico di Arturo: vuoi vedere che riasfaltano la strada?

Esatto, è proprio così! Tutta la squadra si mette al lavoro ed in pochi giorni di poco (per Arturo) lavoro, il tratto di strada è di nuovo asfaltato e tutto nero lucido.

Arturo cade in depressione. Mangia poco. Dorme poco. Lavora poco. Rimane per ore sulla soglia dell'officina a fissare l'asfalto nero, come assente.

Ma alcuni giorni dopo, ecco la provvidenza. Arriva un camion con altre persone che piazzano transenne e cominciano a demolire tutto col martello pneumatico e le ruspe. Lavori stradali imprevisti, dicono.

Il rumore è musica per le orecchie di Arturo, e per giunta piove! Tutto è bene quel che finisce bene.

Il morale della parabola è: partecipiamo tutti alla candidatura delle buche di Roma come patrimonio mondiale dell'umanità. Vogliamo che l'Unesco, oltre al Colosseo, protegga anche tutte le buche intorno!

Almeno le buche serviranno a qualcosa anche per noi automobilisti!


Fumetto  

Adam & Lucy

di Valentina Marino

 


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)