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cinema

Lo hobbit. Un viaggio inaspettato

Torna Peter Jackson e il popolo della Terra di Mezzo:
il 13 dicembre nelle sale italiane

di Giada Gentili

Sono passati dieci anni da quando uscì il primo capitolo de “Il signore dagli anelli”, la trilogia seguita da “Le due torri” e “Il ritorno del re” che ebbe un successo mondiale.

   

I tre film, usciti ad un anno di distanza l'uno dall'altro, portarono a casa diversi premi Oscar, resero noto lo scrittore inglese J.R.R. Tolkien, l'ideatore della Terra di Mezzo e dell'intera storia, al grande pubblico e, a coloro che già ne conoscevano i capolavori letterari, di apprezzarne la versione cinematografica; permisero ad attori emergenti, come Orlando Bloom o Elijah Wood, di entrare nel mondo di Hollywood.

Da quando il terzo capitolo uscì sul grande schermo molti appassionati del mondo tolkieniano iniziarono già a scalpitare perché venisse portato al cinema “Lo Hobbit” il prequel de “Il signore degli anelli”. Ma Peter Jackson aveva già altri progetti in cantiere (tanto per dirne uno “King Kong”) e alcuni attori probabilmente avevano necessità di spogliarsi dei personaggi di cui avevano vestito i panni a lungo, per lanciarsi in progetti diversi, per non rischiare di rimanere intrappolati in un unico ruolo (che è un po la paura di tutti coloro che girano una saga).

Detto fatto dieci anni sono trascorsi. così produttori, regista ed attori hanno ritenuto i tempi abbastanza maturi per tornare a lavoro e il 13 Dicembre “Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato” sarà nelle sale italiane.

Agli atei in materia, per cui la storia è sconosciuta, possiamo dire che inizia 60 anni prima del viaggio di Frodo e segue Bilbo Baggins, interpretato da Martin Freeman, durante la sua prima avventura fuori dalla Contea, il suo primo incontro con Gandalf e quello con la creatura che cambierà per sempre la sua vita: Gollum, a cui darà vita ancora una volta Andy Serkis.

   

Per gli affamati di curiosità possiamo già dare qualche notizia più o meno nota: il sopra-menzionato Andy Serkis non si è solo limitato a interpretare Gollum ma ha anche diretto la seconda unità di riprese, affidatagli da Peter Jackson; ai provini il cast tecnico aveva previsto circa 1000 persone, e se ne sono presentate circa 3000; infine a gennaio 2011 è morto il celebre doppiatore italiano di Gandalf, Gianni Musy, che aveva prestato la sua voce, tra i molti personaggi, anche a Silente in Harry Potter e all'imperatore Marco Aurelio ne “Il gladiatore”, e così per “Lo hobbit” è stato chiamato un attore e doppiatore di eccezione per il ruolo: Gigi Proietti.

Il 13 dicembre è solo la data d'inizio della nuova saga di Jackson: il prossimo anno sarà nelle sale la seconda parte della storia “Lo Hobbit. There and back again”, il cui titolo, a coloro che hanno visto i film con la maniacalità di chi ama Tolkien, ricorderà sicuramente il nome del libro che Bilbo scrive durante le immagini iniziali del “La compagnia dell'anello”, ed infine l'ultimo episodio uscirà nel 2014.


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