Todi - Umbria
Santa Maria della Consolazione
Un tempio capolavoro di arte rinascimentale
di Dante Fasciolo
Il progetto dell’impianto è a croce greca, caratterizzato da cinque cupole, una centrale ed una per ogni abside della pianta del tempio,
Giornalista, scrittore, autore-regista cine-televisivo. Esperienza pluridecennale a Rai Uno. Ha pubblicato libri di testimonianze, saggi, esperienze e collane di volumi d’arte. Collaboratore di alcuni quotidiani nazionali, ha diretto agenzie stampa e testate di vario tipo. Si occupa di Ambiente, natura, Spiritualità, Arte, fotografia. Dirige il settimanale online papale-papale.it (dantefasciolo@gmail.com).
Il progetto dell’impianto è a croce greca, caratterizzato da cinque cupole, una centrale ed una per ogni abside della pianta del tempio,
una rinfrescante sensazione di trovarsi in una altro mondo, piccolo e infinito nello stesso tempo.
Levarono l'ancora, inalberarono le vele, cominciarono a remare, ma non riuscirono a spostare la nave.
Tentarono, ritentarono, ma essa restava ferma lì, come se fosse incagliata nel porto.
Dopo aver ispezionato il “Velo di Maya” con impegno ed intensità in un precedente lavoro, l’artista insegue ora “Il linguaggio segreto di un gesto”sulla scorta di quell’ antico “Sarcofago degli sposi”
pazienza e lungimiranza, semplicità e creatività,
amore per la terra, passione per il lavoro.
Pregevoli affreschi decorano l’interno del monastero nelle celle, nei corridoi, nel refettorio dove il Bortoloni ed il Biella, (artefici della splendida decorazione pittorica di tutta la Basilica) offrono un prezioso saggio della loro bravura artistica componendo, tra illusionistiche prospettive
“Tutto il nostro mondo interiore è realtà, forse perfino più reale del mondo esterno”
A un chilometro dal centro abitato di Pienza, solitaria e suggestiva, isolata in un angolo di campagna davvero affascinante e senza tempo
Già monastero certosino - fondato per decisione dell'arcivescovo di Pisa Francesco Moricotti che la eresse nel maggio del 1366 -
oggi ospita un museo gestito dall’Univerità pisana.
Invitato a raccontare, lo fa con un po’ di ritrosia, tipico di quanti custodiscono gelosamente una loro conquista.
Nella Divina Commedia, Dante parla a lungo dell’anima di Sant’Agostino e delle sue spoglie mortali custodite a Pavia, canto X del paradiso.
Potete legarmi mani e piedi togliermi il quaderno e le sigarette
A Lendinara, piccolo borgo in provincia di Rovigo, un temporale distruttivo la notte del 9 maggio del 1509 lasciò intatta, scaraventata tra i rami di un albero, una vecchia statuina in legno della madonna.